L'ANALISI
23 Ottobre 2023 - 22:42
Lorenzo Tortù della Juvi
CREMONA - Incandescente doveva essere ed incandescente è stata. Juvi-Vigevano ha rispettato i pronostici di partita calda ma non nel punteggio, che i ragazzi di Bechi han messo in cassaforte in 10’ con percentuali bulgare dall’arco e una difesa da manuale, ma tra spalti e campo, là dove Vigevano ha provato a buttarla in caciara con l’espulsione di Medford e dell’ex Amici. I cremonesi senza Cotton e Giulietti dall’inizio, con Benetti out da metà terzo quarto e Medford espulso han dominato il match dal primo all’ultimo secondo. Una prova di forza e di maturità che conferma la solidità di una squadra capace di andare oltre infortuni e provocazioni. La partita è iniziata e finita in meno di 10 minuti perché il primo quarto della Juvi è stato ciò che più si avvicina alla parola perfezione. Costi (saranno 11 nel quarto) e Medford (saranno 10 nel quarto) han scritto subito l’11-0, Vigevano dopo due giri di lancette è sembrata un pugile suonato con Smith e Wideman in versione ectoplasma e gli oroamaranto hanno dilagato. L’unica nota negativa in un quarto da 6 su 7 da tre e 10 su 14 dal campo con 6 su 7 ai liberi sono stati i due falli di Magro perchè il 32-10, fedele riproduzione dei rapporti di forza in campo, è eloquente per il resto. Il rischio di accomodarsi sul parziale perfetto si è materializzato in quattro palle perse di puro rilassamento che han prodotto l’8-0 ospite. Vigevano, più fumo che arrosto, ha lasciato campo ad un Tortù chirurgico per il 42-18 prima che qualche difesa particolarmente ballerina dei padroni di casa concedesse il 58-38 dell’intervallo. La Juvi è rientrata bene, ha gestito i primi possessi con maturità ed ha allungato (70-43). L’unica cosa che Vigevano ha potuto fare, in una partita fin qui imbarazzante per gli ospiti, è stato metterla in caciara. Amici si è reso protagonista di un paio di “giocate” delle proprie prima di tentare di gambizzare Medford che ha avuto la colpa di cadere nel tranello: espulsi entrambi e duello rusticano che si è sposta sugli spalti. Bechi ha predicato calma, dato che ha perso anche Benetti per infortunio e la Juvi ha flirtato col +30 prima dell’81-58 della terza sirena. Abbassata la velocità e l’intensità, diminuiti i contatti al limite del proibito gli ultimi 10’ sono scivolati via senza sussulti.
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