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Calcio: Stroppa chiede alla Cremonese testa e prestazione

Il nuovo tecnico grigiorosso pronto ad esordire allo Zini contro l'Ascoli. Fermo Sernicola in attesa di accertamenti, rientra a disposizione Ravanelli

Ivan Ghigi

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ighigi@laprovinciacr.it

22 Settembre 2023 - 14:02

Calcio: Stroppa chiede alla Cremonese testa e prestazione

Giovanni Stroppa

CREMONA - Giovanni Stroppa si prepara ad esordire sulla panchina della Cremonese e ad affrontare l'Ascoli per dare la prima scossa al cammino dei grigiorossi.

“L'emozione c’è sempre - raconta il tecnico - non solo all’esordio ma in tutte le competizioni. E' una caratteristica che smuove qualcosa dentro. Per la gara contro l'Ascoli bisogna essere il più possibile equilibrati e cercare di portare a casa il risultato che è la cosa primaria. Detto questo, ho cinque cambi per poter attingere alla qualità dei ragazzi e qua le qualità non mancano”.

Sernicola si è fermato in attesa di accertamenti e salterà la gara. Recupera però Ravanelli.

“Su Sernicola non so dire altro se non che è fermo. Non so per quanto tempo resterà fuori. Dopo una mini settimana sempre di lavoro alla ricerca della soluzione migliore è arrivato questo forfait inatteso che mi costringe a cambiare. Quindi si sono aggiunte altre difficoltà nel preparare la partita. Però ho visto un paio di allenamenti buoni e vediamo per quanto tempo riusciremo a mantenere alta l'attenzione in entrambe le fasi”.

La Cremonese è una squadra di qualità: ha la sensazione che si può fare bene pescando dalla rosa?

“Sì ma non è scontato, perché se entrano in campo giocatori svogliati o non credono di incidere ho sbagliato tutto. Il valore dal coltivare è fare sentire tutti protagonisti e se tutti lavorano per la causa nasce un'ottima sintonia. Chi non gioca fa differenza nel rispettare gli altri e sentirsi rispettato".

Stroppa ribadisce che il poco per lavorare equivale anche al poco tempo per sbagliare.

“Molte volte si parla in prima persona ma è chiaro che sono coinvolti anche i giocatori. Quando dico 'non posso sbagliare' vuole dire non possiamo sbagliare tutti noi. Non significa avere questa condizione estrema perché è una gara di calcio, ma non possiamo e non vogliamo sbagliare la prestazione. Poi c’è sempre l'incognita del campo ma in questo momento diventa fondamentale non sbagliare la prestazione in tutte le sue caratteristiche”.

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