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CALCIO: SERIE A

Mauro Bonomi, ‘il romagnolo’ col cuore Cremo

Nato a Soresina nel ‘72, ora vive a Cervia dove è proprietario di ristoranti. Doppio ex: «I grigiorossi non siano tristi, già gettate le basi per il ritorno»

Fabrizio Barbieri

Email:

fbarbieri@laprovinciacr.it

27 Maggio 2023 - 09:43

Mauro Bonomi, ‘il romagnolo’ col cuore Cremo

Mauro Bonomi in maglia grigiorossa contro il Milan nel 1992

CREMONA - A sentirlo parlare, nessuno direbbe che Mauro Bonomi possa essere nato a Soresina. L’accento è quello romagnolo, ormai. «Ho giocato in tante città, non ho mai preso nessuna cadenza, qua a Cervia sì. Si vede che era destino...». A 50 anni precisi l’ex difensore cremonese, ora gestisce con un socio dei ristoranti sulla Riviera e ha trovato la sua dimensione, ma non perde di vista il calcio. Lui partito dalla Cremonese è poi passato alla Lazio per il grande salto nel calcio che conta. Sarà quindi il doppio ex per la gara di domani all’Olimpico. Il cuore è comunque grigiorosso.

Peccato che la Cremonese sia già retrocessa.
«Dobbiamo essere positivi. Abbiamo gettato le basi per il prossimo anno. Questa è stata un’esperienza importante che ha fatto crescere tutto l’ambiente. Peccato perché la Cremonese ha sempre dimostrato di poterci stare in serie A. All’inizio sono mancati i risultati ma l’atteggiamento era quello propositivo e divertente».

Poi Alvini ha lasciato posto a Ballardini e le cose sono migliorate.
«Si è scelto un tecnico che rappresenta una garanzia. Gli si è chiesto di provare a fare un mezzo miracolo, ma soprattutto di riaccendere la speranza. Fino a due gare dalla fine la Cremo è stata in corsa. Ma quello che contava di più era dare un’impronta per il futuro».

Guarda già avanti.
«Certo. La società è seria, lo scorso anno in serie B ha fatto un gran lavoro il ds Giacchetta costruendo un gruppo super senza fare follie. La A mancava da tanto e non è stato facile affrontarla. Non facile per tanti giocatori, per un allenatore bravo come Alvini ma esordiente e per tutto l’ambiente. Credo sia stata una stagione importante per imparare tante cose. Ora ci sono competenze e strutture per tornarci in fretta nella massima serie».

Nonostante la retrocessione ci saranno quasi 500 tifosi all’Olimpico domani.
«Un segnale importante. I sostenitori grigiorossi hanno accompagnato la squadra per tutta la stagione facendo un grande tifo. Anche in questo momento si faranno sentire, hanno capito che con un presidente serio come Arvedi ci sarà sempre una programmazione importante».

Milinkovic Savic contro Meité in occasione della gara di andata tra Cremonese e Lazio con la vittoria della squadra di Sarri per 4-0

E della Lazio?
«È una società importante, una tappa fondamentale della mia vita. Sono contento che abbiano già staccato il biglietto per la Champions. Se lo sono meritato».

Che partita sarà Lazio-Cremonese?
«Da un certo punto di vista le gare senza veri obiettivi sono le più divertenti. Nessuna delle due squadre ha nulla da perdere e in questo caso credo che possa uscire anche un colpo a sorpresa della Cremonese».

È un campionato falsato?
«Non direi falsato, ma di certo poco chiaro. La Juve sul campo si è guadagnata i punti fatti. Credo che serva sedersi attorno a un tavolo e stabilire le regole di ingaggio una volta per tutte. A stagione in corso togliere, dare e togliere ancora punti è assurdo e davvero può cambiare la visuale di ogni partita e non solo della Juve. Serve trovare regole precise, chi ha sbagliato è giusto che paghi ma deve valere per tutti e in tempi definiti».

Mauro Bonomi come Joe Bastianich quindi?
«Diciamo che io faccio pr, accoglienza nei miei locali. In cucina non metto naso, anche se mi piace informarmi, fare ricerche. Il calcio è sempre stata la mia passione ma nei ristoranti ho trovato un grande amore. Mi gratifica molto».

Come si vive l’emergenza alluvione da lei?
«Qua al mare in modo meno pesante. Le zone più colpite sono state quelle di Faenza, Forlì, Ravenna e Cesena. È un dramma per tante famiglie che hanno perso tutto. Però c’è voglia di ripartire nonostante le difficoltà. Già adesso si può venire in Romagna a farsi qualche giorno al mare in totale relax. Siamo pronti per la stagione».

E a Soresina?
«Ci torno un paio di volte all’anno per rivedere la mia famiglia. Ma vorrei che fossero loro a venire più spesso qua da me. Le mie radici le sento in modo vibrante ma devo dire che ho avuto la possibilità di girare l’Italia e qua a Cervia ho trovato la mia dimensione».

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