L'ANALISI
21 Maggio 2023 - 12:29
Ariedo Braida con Simone Giacchetta in tribuna nella sfida contro il Bologna
CREMONA - A fine partita anche il direttore sportivo Simone Giacchetta è salito in sala stampa. Un filo di voce, tanta delusione, nessun passo indietro. «Non mi aspettavo questa prestazione. Avemmo voluto essere più gagliardi e combattivi. Purtroppo non ci siamo riusciti. Siamo arrivati mentalmente un po’ stanchi. Dopo il primo gol preso abbiamo visto la salita ancora più ripida. Questo ha permesso a una squadra forte come il Bologna di andare in serenità. Dispiace perchè questo ko vuol dire retrocessione in serie B. Ed è un peccato perchè l’avevamo scalata sul campo solo un anno fa. Questa squadra è stata sfortunata in avvio, cosa che ha reso difficile il recupero con un mercato condizionato poi dalla classifica. Dispiace molto, per Cremona e i suoi tifosi che hanno meritato questa categoria. Li ringraziamo perchè ci hanno sempre sostenuto e ci hanno fatto lavorare con tranquillità tutta la stagione».
Tanti gli errori.
«La serie A è un campionato importante. La Cremonese, tutti quanti noi, non lo facevamo da tanti anni. Ogni gara è una lezione, ma le umiliazioni sono altre. Ogni esperienza deve essere un’opportunità per crescere. Questa stagione ha fatto bene a tutti. Aver giocato in serie A è stata una gratificazione».
Dimissioni?
«Non credo siano necessarie delle risposte a questa domanda».
Peccato originale una campagna acquisti fallimentare.
«Quando si parla di una squadra che retrocede vuol dire che gli errori sono stati diversi. Mi prendo la responsabilità e ci metto la faccia, credo sia doveroso nei confronti della città, della proprietà, dei tifosi riconoscere che abbiamo sbagliato. Ma sono stati errori tecnici e non di altro tipo. Il mercato è stato difficile, abbiamo cercato di fare del nostro meglio. Siamo riusciti a fare una squadra di ragazzi validi che ha sempre dato tutto pur venendo da campionati diversi da quello italiano e non conoscendo la serie A. La squadra ha dimostrato delle fragilità dall’inizio alla fine. Il mercato degli italiani non ci ha visto ricevere consensi vista una concorrenza di alto livello, per forza di cose abbiamo dovuto virare sul mercato estero. Dispiace non essere stati più al centro della lotta salvezza come avremmo voluto».
Pagata anche la scelta dell’allenatore iniziale con Alvini che ha raccolto pochissimo rispetto a Ballardini.
«Di errori ne abbiamo commessi diversi, lo ripeto. A cose fatte è chiaro che la scelta del cambio dell’allenatore sembra essere stata tardiva. È stato anche un campionato strano con i mondiali di mezzo. Dopo la gara di Empoli sembrava avessimo trovato la giusta crescita. Invece alla ripresa abbiamo perso tre gare su tre. Un cammino che ha condizionato ulteriormente il campionato e il mercato».
Inesperienza, nonostante Ariedo Braida?
«La Cremonese si è sempre confrontata in team, anche quando è stato confermato Alvini eravamo tutti quanti nella sala del centro sportivo. Poi qualcuno deve prendere delle decisioni. Sono il primo a dire di essere quello con meno esperienza, figuriamoci nei confronti di Braida che in carriera ha vinto campionati e Champions. Ma non dobbiamo cercare degli alibi».
Mister Ballardini?
«Ha ancora un anno di contratto».
Per il futuro?
«Dobbiamo ricostruire un cammino che merita di essere competitivo per la Cremonese».
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