L'ANALISI
19 Marzo 2023 - 21:07
Coach Crotti
PIACENZA - Se la Juvi Ferraroni cercava risposte importanti dopo il doppio kappaò casalingo contro Latina e Casale Monferrato, Alessandro Crotti può prendere la trasferta di Piacenza solo in parte come punto di ripartenza in vista della volata salvezza. La sconfitta sul campo dell’Assigeco (e prima ancora la vittoria di Trapani a Latina) intanto certifica, con i crismi della matematica, che gli oro-amaranto dovranno provare a mantenere la serie A2 passando per la poule salvezza. Un mini girone di 8 squadre, con 8 partite di andata e ritorno che determineranno una classifica finale.
Le prime di due si salvano direttamente, le ultime due retrocedono. Le squadre dalla seconda alla sesta giocano un turno playout al meglio delle 5 gare, con retrocessione per chi perderà. La Juvi Ferraroni si porterà in dote un tesoretto di 6 punti dalla prima fase. Cosa si portano a casa i cremonesi da questa gara? Un ottimo approccio iniziale e 18 minuti di buon livello su entrambe le metà campo. Emblematico l’8-0 subito proprio negli ultimi due giri di lancette del primo tempo, quando la squadra, in rincorsa, era riemersa dal meno 7 (31-24), trovando anche i canestri del sorpasso (33-35, gioco da 3 punti di Fanti), prima del libero di Douvier a impattare a quota 36.
44-36 al riposo dopo due perse, una di Fanti, l’altra di Allen, e altrettanti contropiede concessi a un Miaschi che alla fine dividerà la palma di mvp insieme a Cesana. Juvi in partita con il miglior sprazzo di Allen (11-12) in una serata molto complessa al tiro (3/15), punita oltre i propri demeriti dalle triple in transizione degli esterni di casa. Eppure, alzando l’intensità difensiva, minuto dopo minuto, anche con il buon impatto della panchina, gli oro-amaranto erano riusciti a mettere in difficoltà una delle squadre con maggior talento del girone, nel giorno del recupero, dopo un mese di stop, del bomber McGusty, 20.5 punti di media prima della palla a due.
Fatale un terzo quarto da 26-17 e se aggiungiamo l’8-0 di fine primo tempo, il parziale si allunga al 34-17: in 12 minuti Piacenza ha doppiato la Juvi Ferraroni (68-53, 29’), troppo soft e costantemente in ritardo nelle rotazioni difensive. Da quel momento risultato di fatto in ghiaccio, con gli emiliani a toccare anche i 20 punti di vantaggio sull’82-62 e i due allenatori a concedere spazio alle panchine negli ultimi minuti di una partita mai in discussione nella ripresa. Domenica ultima gara di stagione regolare in casa con la Pallacanestro Cantù, che non avrà ripercussioni sulla classifica in qualsiasi caso. Poi, nella seconda fase, le gare varranno doppio.
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