L'ANALISI
CALCIO, COPPA ITALIA
17 Gennaio 2023 - 23:54
NAPOLI - Non era facile passare da due avversari di serie B alla capolista della serie A (seppur imbottita di seconde linee) che in campionato vanta 40 punti di distacco in classifica. La Cremonese agli ottavi di Coppa Italia si trova di fronte la migliore squadra italiana del momento ma l’esito del confronto che si è consumato al Maradona è stato sorprendente e convincente. Il maltempo che imperversa su Napoli (chiuse le scuole su ordinanza del sindaco), caratterizzato da vento forte e improvvisi rovesci d’acqua di una certa intensità, ha alimentato il timore che la gara potesse subire addirittura un rinvio. Paura fugata nel tardo pomeriggio dopo un sopralluogo al Maradona. La squadra di Luciano Spalletti ha così potuto sfoggiare le maglie in edizione limitata ‘O primmo ammore dedicate a San Valentino che andranno all’asta per beneficenza. Ballardini come era prevedibile ritocca poco la squadra a livello tattico rispolverando tra i titolari i difensori Hendry e Vasquez senza toccare una linea mediana a cinque che non permetteva molte scelte con la novità Quagliata a sinistra. Attacco affidato ad Okereke e Ciofani. Una disposizione che consente di mantenere la massima prudenza e una buona copertura senza rinunciare alle ripartenze. Non è una rivoluzione, ma il tentativo di dare un senso allo stare in campo e i grigiorossi si muovono proprio lungo due concetti precisi e identificabili che poggiano sulle verticalizzazioni ed una linea mediana che non si appiattisce a ridosso della difesa. Nasce proprio così il vantaggio grigiorosso con una fuga di Okereke sulla sinistra e l’inserimento di Pickel dalla parte opposta. Il primo tiro in porta dopo 18 minuti di gioco sblocca il risultato ma sveglia anche il Napoli che cambia passo e il volto della gara, mettendo in risalto ancora quei limiti dei grigiorossi su cui Ballardini dovrà lavorare. Dettagli più legati all’attenzione che al resto, ma che possono fare la differenza in positivo.
Nel giro di tre minuti i partenopei hanno già confezionato la rimonta con Juan Jesus a seguito di un’azione molto confusa su respinta di Carnesecchi che subisce anche la carica fallosa di Simeone non ravvisata da Ferrieri Caputi e poi con Simeone che si libera dalla marcatura per deviare di testa in rete un assist di Zerbin.
Nella ripresa la Cremonese prova a restare più alta per andare ad aggredire il Napoli e per una ventina di minuti la gara resta in equilibrio ad eccezione di una palla persa da Hendry che fa venire i brividi e di un’incursione di Elmas in area che invoca invano il calcio di rigore. La Cremonese arriva anche nell’area avversaria ma senza rendersi pericolosa come nella frazione precedente. Ballardini cambia la coppia d’attacco inserendo Felix e Tsajoudt, mantenendo quindi un uomo di velocità accanto ad uno più fisico. Spalletti dall’altra parte rinforza il centrocampo con due titolari come Lobotka e Anguissa e per la Cremonese la vita si fa dura. Però i grigiorossi non rinunciano ad attaccare e al 42’ guadagnano i supplementari grazie a Felix che di testa corregge in rete un cross del neo entrato Zanimacchia.
La gara riprende con la Cremonese che sembra crederci di più ma manca la qualità nell’impostazione della manovra che viene controllata dal Napoli. I partenopei sfiorano il gol all’11’ con Simeone che centra il palo su respinta corta di Carnesecchi, poi la Cremonese resta in dieci per il secondo giallo che Sernicola guadagna ai danni di Anguissa. Mentre il diluvio si scatena su Napoli, la squadra di Spalletti tenta gli ultimi assalti con Osimhen che sfiora il gol di testa. Si va quindi ai rigori: i primi tre tiri per parte vanno in rete. Lobotka spedisce fuori il quarto tentativo mentre Valeri porta sul 6-5 la Cremonese. Osimhen pareggia e la qualificazione è nei piedi di Felix: Meret è spiazzato e la Cremonese passa per 7-6. Ai quarti troverà la Roma.
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