L'ANALISI
07 Gennaio 2022 - 16:21
CREMONA - Era il 1982, la Cremonese si era appena salvata in serie B grazie alla cavalcata finale con Emiliano Mondonico alla guida e stava per affrontare un campionato che l’avrebbe portata a un passo dalla promozione in serie A, sogno svanito all’Olimpico di Roma negli spareggi con Como e Catania. Il popolo grigiorosso era tornato ad affollare lo stadio Zini e a partecipare in massa alle trasferte della squadra. In città e in provincia si avvertiva il sentore che questa Cremonese stava per imboccare la strada che l’avrebbe portata ai massimi livelli del calcio nazionale. I club nascevano come i funghi da ogni parte, i colori grigiorossi facevano bella mostra sui balconi e alle finestre di tutti i paesi. Nel 1982, esattamente 40 anni fa, erano attivi ben 25 club grigiorossi in tutta la provincia. Da Casalmaggiore a Crema, passando per la città, i tifosi si erano organizzati per sostenere la squadra del cuore.
La Cremo sfida il Napoli di Maradona
La squadra di Mondonico ha organizzazione superiore ai partenopei, che si affidano ai guizzi di Maradona e Bertoni - Il pubblico, sportivissimo, ha applaudito anche a gioco in corso
Erano nate piccole società, con tanto di presidente e consiglieri, trovando sede nei bar e nei ristoranti dove ogni settimana si svolgevano le riunioni con gli iscritti. Avere la tessera di un club grigiorosso a quei tempi era una sorta di obbligo per il tifoso. Allenatori, giocatori e dirigenti della Cremonese si dividevano per essere presenti alle riunioni settimanali. Era nato anche un Centro di Coordinamento che collegava tutti i club della provincia. Il picco massimo della potenza della tifoseria organizzata arrivò il 14 giugno 1983, quando diecimila e passa tifosi (86 pullman e centinaia di auto) raggiunsero Varese per la partita che poteva voler dire in caso di vittoria promozione in serie A e che invece finì 1-1.
Sono passati 40 anni e oggi i club ancora in attività sul nostro territorio, a parte i ragazzi della curva, sono solamente due: a Cremona ‘Attilio e Domenico Luzzara’ (il nome del presidente è stato aggiunto dopo la sua morte) e ‘Emiliano Mondonico’ di Castelleone (anche qui l’intitolazione è avvenuta dopo la scomparsa del Mondo). Qualche anno fa è stato inaugurato un club anche ad Annicco. È vero che i tempi sono cambiati, ma rileggere i nomi dei 25 club di allora e dei tanti passati per la curva, fa male. Molto male...
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