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SAN DANIELE PO

Causa debiti c’è lo stop alle esenzioni

Servizi scolastici: il commissario annulla la suddivisione dei criteri Isee di reddito

Pierluigi Cremona

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pierluigi.cremona@virgilio.it

06 Settembre 2024 - 05:15

Causa debiti c’è lo stop alle esenzioni

SAN DANIELE PO - Stop alle esenzioni in base alle soglie Isee per le tariffe dei servizi scolastici dell’anno scolastico 2024/2025. È la decisione presa dal commissario prefettizio Gianpaola Modolo, ed è una delle conseguenze - che ricadono sui cittadini - del dissesto finanziario dichiarato dall’amministrazione guidata dall’ex sindaco Davide Persico nella seduta del consiglio comunale del 13 ottobre 2022.

In che cosa consiste la novità dell’ultima ora? Nella delibera commissariale si spiega che «è necessario garantire la totale copertura delle spese, al fine di erogare i servizi di mensa e trasporto delle scuole presenti sul nostro territorio, ai fini del risanamento del bilancio che si trova in dissesto finanziario, si ritiene pertanto necessario annullare le soglie Isee relative ai servizi scolastici approvate con delibera della giunta comunale del 23 gennaio 2024 per l’anno scolastico 2024/2025».
Quindi indipendentemente dal reddito della famiglia, la tariffa sarà uguale per tutti. L’Isee è l’indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata.

Secondo la delibera di 18 mesi fa le tariffe di compartecipazione alla spesa erano le seguenti: reddito Isee da 0 a 1.999,99 euro esenzione totale; da 2mila a 3.999,99 30% della tariffa; da 4mila a 5825 50% della tariffa; da 5.825,01 a 7.825 60% della tariffa; da 7.825,01 a 9.825 70% della tariffa; da 9.825,01 a 11825 75% della tariffa; da € 11.825,01 a 13.825 80% della tariffa; da 13825,01 a 15825 85% della tariffa; da 15825,01 a 17825 90% della tariffa; da 17.825,01 a 19.999,99 95% della tariffa; uguale o superiore a 20mila euro 100% della tariffa. Con la nuova delibera del commissario invece la suddivisione viene azzerata e dunque il concorso alle spese sarà uguale per tutti, senza alcuna distinzione dei reddito.

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