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Day Hospital ancora chiuso, il «nemico» è la burocrazia

Manca ancora l’accreditamento alla nuova struttura oncologica inaugurata a dicembre da Fontana

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

20 Gennaio 2023 - 05:05

Day Hospital ancora chiuso, il «nemico» è la burocrazia

CASALMAGGIORE - A distanza di 38 giorni dall’inaugurazione, avvenuta martedì 13 dicembre 2022, il nuovo Day Hospital Oncologico dell’ospedale Oglio Po, bellissima realizzazione promossa dal Rotary Club Oglio Po, non è ancora stato attivato, per motivi burocratici, che non dipendono dall’Asst di Cremona.


Il reparto continua a funzionare, ma al primo piano del presidio ospedaliero e non negli ambienti nuovi inaugurati dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in concomitanza esatta con i trent’anni dall’inaugurazione dell’ospedale. Più di uno si è chiesto come mai vi sia tutto questo ritardo, a partire dai pazienti, che avrebbero diversi vantaggi dall’utilizzo dei nuovi spazi. Anzitutto, perché sono più comodi da raggiungere, essendo al piano terra e più vicini all’ingresso dell’ospedale. Quando ci si deve sottoporre a cure come la chemioterapia, a volte qualche passo in più può essere ancora più faticoso da percorrere. In secondo luogo, ma non meno importante, è proprio la bellezza e la comodità dei nuovi ambienti, che possono avere un impatto psicologico importante, com’è stato ribadito anche durante l’inaugurazione.

Un momento dell'inaugurazione


Dunque, perché il nuovo Day Hospital non è stato ancora attivato? La questione dipende dal fatto che i documenti necessari per attivare la procedura di accreditamento degli ambienti nuovi sono arrivati all’Asst solo mercoledì scorso. Questo a causa probabilmente anche del periodo delle festività natalizie, che hanno rallentato un po’ tutto. E senza la procedura di accreditamento, il trasloco non può essere effettuato.


L’accreditamento deve essere concesso dall’Ats Val Padana, attraverso l’analisi delle «carte» e una verifica della rispondenza dei luoghi ai criteri fissati dalla legge. Fintanto che questa procedura non viene attivata, non è possibile dare il via al nuovo reparto. Insomma, per farla breve, il tutto è dipeso dagli iter e dalle scartoffie, che in Italia spesso determinano tempi più lunghi del normale.


Presumibilmente, comunque, non appena si otterrà il primo riscontro positivo da parte dell’Ats, si potrà iniziare a trasferire i materiali dal primo piano al reparto al primo piano. Impossibile però, al momento, fare previsioni sulle tempistiche. Si può immaginare che serviranno ancora un po’ di giorni. Il servizio, comunque, è bene ricordarlo, non si è mai fermato. Le cure sono sempre state effettuate regolarmente.


La nuova struttura è frutto di una donazione straordinaria iniziata nel 2019 e promossa dal Rotary Casalmaggiore Oglio Po, in collaborazione con l’associazione Amici dell’ospedale Oglio Po e Asst Cremona. Hanno contribuito anche la Cassa Rurale e Artigiana di Rivarolo Mantovano, Prometeo Onlus, Rotary Foundation, Fondazione Comunitaria, Fondazione Cariplo, Gal Terre del Po, associazioni, imprenditoria locale e molti cittadini. I lavori di riqualificazione sono stati avviati nel marzo 2022, grazie anche a una disponibilità di più di 400 mila euro, e si sono poi conclusi a dicembre.

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