L'ANALISI
10 Dicembre 2022 - 05:20
CASALMAGGIORE - «Le nuove povertà sono quelle di chi non arriva a fine mese con la sua pensione, di chi ha perso il lavoro e di chi non riesce a lavorare perché malato. Non solo immigrati». Tiziano Ronda, presidente della Conferenza San Vincenzo de’ Paoli di Casalmaggiore, dal suo osservatorio ha potuto constatare come siano cambiate le mappe della fragilità nel tessuto sociale nel corso degli ultimi decenni. «Sono impegnato nella San Vincenzo da 17 anni e ho potuto vedere le trasformazioni – racconta —. È cambiato parecchio dalla realtà di un tempo, sostenuta dalle dame di carità. Un tempo la San Vincenzo aiutava i poveri della parrocchia, cittadini italiani. Non esisteva il problema dell’immigrazione e si aiutava chi era in difficoltà con offerte e sostegni economici, non esisteva la raccolta di generi alimentari. Con gli anni Ottanta è cambiato tutto».
Dagli altri Stati sono iniziati gli sbarchi in Italia. «E Casalmaggiore, con la creazione della Casa dell’Accoglienza, è stata antesignana. Sono arrivati tanti giovani, con bambini, e il reperimento di generi di prima necessità è stata l’emergenza da superare. Negli anni Duemila il fenomeno si è consolidato, con gli aiuti rivolti per il 90 per cento agli extracomunitari, non solo provenienti dall’Africa ma anche dall’est europeo o dalla ex Jugoslavia».
Adesso le cose, continua Ronda, sono cambiate ancora: «Adesso c’è una quota consistente di povertà che riguarda anziani che non ce la fanno con la loro pensione o persone malate, non in grado di avere una occupazione stabile. Sono povertà ‘locali’, per così dire. Le risorse a nostra disposizione sono quelle che sono, ma cerchiamo di aiutare tutti, sempre in modo attento, e sempre raccordandoci ai servizi sociali del Comune per evitare di creare ingiustizie. I bisogni sono aumentati ma per fortuna le donazioni si sono incrementate, alcune sono state anche sostanziose. Ultimamente aiutiamo chi non riesce a pagare le bollette, gli affitti, i medicinali. La nostra politica è di non consegnare soldi, ma di pagare direttamente noi le bollette, ad esempio. Ultimamente abbiamo anche aperto una collaborazione con una nuova realtà solidale nata a Casalmaggiore, l’associazione ‘La Luce Al Nour’, fatta da giovani ragazze italiane di origini, Paesi e culture diverse cresciute in Italia che vogliono sensibilizzare la comunità al dialogo e alla collaborazione tra le varie culture».
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