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PIADENA DRIZZONA

Nelle scuole «irrompe» la creatività

Presentato il progetto «Piano delle Arti». «Il talento come metodo pedagogico»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

12 Novembre 2022 - 05:15

Nelle scuole «irrompe» la creatività

Il dirigente scolastico Parolini e il direttore creativo Torchio

PIADENA DRIZZONA - L’Istituto comprensivo Gian Maria Sacchi punta sull’arte come tratto distintivo e identitaria per svolgere al meglio la propria missione educativa e si affida alla figura di un direttore creativo nella figura di Fabrizio Torchio, in arte Faber, per coordinare le varie attività previste, che quest’anno avranno come filo conduttore il tema della diversità. È emerso nel corso di due incontri: il primo rivolto ai membri del consiglio di istituto e ai collaboratori, il secondo, nel tardo pomeriggio di venerdì, a istituzioni, gruppi e associazioni che hanno collaborato con la scuola. Presenti fra gli altri gli assessori di Piadena Drizzona Federica Pozzi e Laura Lucini, i sindaci di Torre de’ Picenardi, Isola e Pessina (Comuni facenti capo all’Istituto Sacchi), Mario Bazzani, Gianpaolo Gansi ed Ester Stanga.


Il dirigente scolastico Umberto Parolini ha spiegato che l’istituto ha deciso di avviare un «Piano delle Arti» «per la valorizzazione dei talenti e il rinnovamento dell’offerta formativa». La decisione fa seguito «ad alcuni riferimenti legislativi specifici che porteranno nel 2023 anche la possibilità di attivare poli artistico-performativi». Il preside ha spiegato che l’idea è di «far rientrare l’arte come sfondo integratore della scuola, per la riscoperta delle varie intelligenze e degli stili di apprendimento, per dare un senso alle esperienze, tornare alle emozioni, concedere spazi personali di espressione. Lo stesso concetto di ‘perdere tempo’, inteso come tempo dedicato a se stessi, può essere utile per ritrovarsi». La scelta è caduta su Torchio «perché aveva già collaborato per il progetto di lettura ArtBook e il laboratorio fotografico. Ciò che mancava era creare contenuti unici per tutto l’istituto e avere una supervisione da parte di un superesperto, al quale si possano riferire i docenti. Il tutto per dare valore a quanto viene prodotto dai ragazzi».

Il pubblico che ha assistito alla presentazione del «Piano delle Arti»


Torchio, laureato in Architettura al Politecnico di Milano con una tesi su spazio, percezione e fragilità, ha introdotto l’illustrazione delle attività che intende svolgere spiegando che «occorre usare il cambiamento a nostro favore, come ‘motore’. L’arte può aiutare a esprimersi e veicola il concetto di cultura consentendo alla scuola di educare». Per fare tutto ciò «si è pensato di avviare progetti sulla lettura, sul linguaggio del corpo e sul giornale di istituto. Il primo verterà sulla fotografia. Già abbiamo svolto un laboratorio tra aprile e maggio 2021 partendo da ‘Come giocavo’, un libro di Mario Lodi, ed è stata come una scintilla per ottenere dai ragazzi lavori davvero validi. ‘Bluesman’ è invece un progetto incentrato sulla diversità che ho esposto a Barcellona nel 2008».

Per quanto riguarda il giornale di istituto, «per ora saranno coinvolte le classi seconde e terze ma in prospettiva saranno coinvolte anche le quinte della primaria. Tutte le materie saranno declinate sul tema della diversità». Tra le finalità del «Piano delle Arti» c’è quella di «far tornare la scuola al centro delle attività del territorio», con l’auspicio che si inneschi un processo di autogenerazione di idee finalizzato all’attivazione di ulteriori laboratori. 

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