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TOPONOMASTICA

Vie e piazze da adeguare, intitolazioni: basta errori

Calvatone e Tornata stanno mettendo in pratica le indicazioni dell’Istat per il «Portale dei Comuni»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

03 Novembre 2022 - 05:20

Vie e piazze da adeguare, intitolazioni: basta errori

CALVATONE/TORNATA - Ci sono undici «odonimi» da adeguare tra Calvatone e Tornata, laddove «odonimo» è il termine che indica il nome proprio assegnato a una via, a una piazza, a ogni «area di circolazione», cioè «ogni spazio del suolo pubblico o aperto al pubblico destinato alla viabilità», come stabilisce un decreto del Presidente della Repubblica del 1958.

Lo si apprende da due delibere delle rispettive giunte comunali, che hanno preso atto della necessità di adeguarsi alle regole tecniche stabilite dall’Istituto Nazionale di Statistica, secondo cui, ad esempio, via «Umberto I» non è una denominazione corretta. Quella corretta è via «Umberto primo».

Così come via «XI Febbraio» non va bene, mentre va bene via «Undici Febbraio». L’Istat ha chiesto al Comune di verificare tutti i disallineamenti riscontrati e di provvedere alla correzione dei dati forniti sul «Portale per i Comuni» aggiornandoli alla situazione di fatto esistente.

Secondo le cosiddette «Regole di Standardizzazione e di registrazione in forma estesa dei toponimi», il toponimo delle aree di circolazione «deve essere registrato per esteso, completo, distanziando le parole con un solo spazio, senza abbreviazioni, elementi puntati, segni di punteggiatura ed errori di ortografia e con caratteri maiuscoli a prescindere da come la denominazione è riportata nelle relative delibere comunali di toponomastica».

Tali adeguamenti, che interessano tutte le località italiane, e che in altri Comuni sono già stati effettuati mentre in altri ancora no, hanno la finalità di uniformare i toponimi delle aree di circolazione e di creare il corretto allineamento necessario a garantire corrispondenza tra gli archivi dell’anagrafe nazionale della popolazione residente e l’archivio di anagrafe dei Comuni.

Va precisato comunque, a scanso di equivoci, che i toponimi uniformati alle regole stabilite dall’Istat non comportano alcuna variazione di denominazione delle aree di circolazione, quindi i cittadini e le attività non saranno interessate da alcuna variazione di indirizzo.

I documenti verranno aggiornati alla loro naturale scadenza. Non è inoltre necessaria la sostituzione della cartellonistica stradale o delle targhe.

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