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Rigenerazione urbana, l’ira dei sindaci ignorati

Otto Comuni del Casalasco-Viadanese con 18 mila abitanti rimasti senza fondi governativi: «Tanta amarezza per la bocciatura delle nostre proposte. Premiate le comunità del Sud»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

23 Ottobre 2022 - 05:05

Rigenerazione urbana, l’ira dei sindaci ignorati

Il municipio di Gussola

GUSSOLA - «Tanta amarezza» viene espressa dai sindaci di Gussola, Commessaggio, Dosolo, Martignana di Po, Pomponesco, Rivarolo del Re, Sabbioneta e San Giovanni in Croce dopo aver appreso dell’esito delle graduatorie del bando legato alla legge di bilancio dedicato alla «rigenerazione urbana volta alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale», dedicato ai piccoli comuni. «La progettualità candidata dal capofila comune di Gussola non è stata finanziata — dicono —, ma salta all’occhio come la totalità dei finanziamenti pubblici previsti da questo bando aperto in tutta Italia è andato a comunità del Sud della Penisola».

I PROGETTI

La convenzione per partecipare al bando, approvata in molti casi anche dalle forze di opposizione nei consigli comunali, prevedeva lacollaborazione di enti locali di piccole dimensioni per aggregare energie e progetti che potessero avere un impatto territoriale importante nel contesto di un’area di oltre 18 mila abitanti. Gli interventi previsti erano relativi alla riqualificazione di spazi e ambienti oggi non totalmente sfruttati o accessibili. Progettualità che spaziavano dal mondo dello sport, a quello dei servizi per la popolazione fragile, all’attenzione per i giovani, ad aspetti ambientali e di prospettiva di futuro sviluppo del territorio, per un totale di 5 milioni di euro.

LA DELUSIONE

Stefano Belli Franzini, sindaco di Gussola, comune che più di tutti ha speso energie interne per la candidatura, esprime così il proprio pensiero: «Avevamo candidato un progetto su tematiche comuni. Sapendo che sarebbe stato difficile per i parametri utilizzati. Ringrazio gli uffici comunali che hanno speso energie per consentire a tutti gli enti di partecipare. Purtroppo ancora una volta siamo davanti ad un criterio di distribuzione dei fondi che non tiene conto delle qualità progettuali ma solo di criteri che nel suo insieme tendono ancora una volta ad avvantaggiare solo certi enti locali. Questo è un tema che deve essere nell’agenda di governo, non è possibile proseguire in questo modo. Si distribuiscono risorse senza magari poi avere la certezza che queste vengano spese, purtroppo già accaduto molte volte. Si distribuiscono risorse su parametri che non tengono conto dei servizi gestiti, del territorio, della solidità dell’ente e della capacità di investire risorse. Spero si cambi registro, anche se non ho molta fiducia».

I sindaci Stefano Belli Franzini di Gussola e Luca Zanichelli di Rivarolo del Re

Luca Zanichelli, sindaco di Rivarolo del Re: «Tante le energie spese ai vari livelli amministrativi comunali per la progettazione, con la speranza di rientrare nel finanziamento del bando, sapendo che il Nord non era nemmeno tenuto in considerazione, si poteva chiarire meglio la scelta da subito ed evitavano tanta perdita di tempo, impegno ed energie». Sulla stessa lunghezza d’onda i sindaci Pierguido Asinari, Marco Pasquali, Alessandro Sarasini, Giuseppe Baruffaldi, Pietro Bortolotti, Alessandro Gozzi.

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