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STRADE DEL TERRITORIO

Gronda, è la volta buona per i lavori di ripristino

Da lunedì 24 chiuso per tre settimane il primo lotto dalla Sabbionetana a Casalbellotto. Il cantiere è completamente finanziato da un contributo regionale di 880 mila euro

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

15 Ottobre 2022 - 05:15

Gronda, è la volta buona per i lavori di ripristino

Le condizioni del manto stradale

CASALMAGGIORE - Ci siamo. Tra poco più di una settimana inizierà concretamente la manutenzione straordinaria del primo lotto della gronda nord Casalmaggiore-Viadana (dalla Sabbionetana alla sp 10) nella zona di Casalbellotto. Ne dà conferma il sindaco Filippo Bongiovanni, riferendo che «è stata chiesta l’emissione di una ordinanza di chiusura della strada a partire da lunedì 24 ottobre per tre settimane. Finalmente arriviamo al dunque». Il primo cittadino aggiunge che le alternative viabilistiche, una volta chiusa la strada da riasfaltare, passano dalla sp 10 per la sp 63 connessa a Sabbioneta. «Non apriamo Vicomoscano ai Tir», precisa il sindaco.

CONTRIBUTO REGIONALE


I lavori saranno effettuati dall’impresa G.P.S. S.r.l. di San Giorgio a Cremano (Napoli) che ha vinto la gara d’appalto con un ribasso dell’8,889% sull’importo a base di gara, per un totale di 617.548,92 euro. L’opera è completamente finanziata da un contributo regionale di 880 mila euro.

GLI ULTIMI PASSI


L’asse di connessione delle due strade è da sempre diffusamente ammalorato. La giunta, a settembre del 2020, approvò il progetto di fattibilità tecnico economica per l’intervento di sistemazione della strada redatto dall’ingegner Enrico Rossi, responsabile del settore lavori pubblici del Comune. Già dall’inizio era stato precisato che alla realizzazione del progetto e del successivo impegno di spesa si sarebbe provveduto solo a seguito di reperimento di contributi da parte della Regione Lombardia o dallo Stato centrale o attraverso bandi specifici. A fine del 2021 venne approvato in giunta il progetto definitivo-esecutivo redatto dallo studio Piccioni Associato di Soresina.

LA STORIA


La storia di quella bretella di due chilometri e duecento metri, altrimenti nota come by-pass di Vicomoscano, è conosciuta da tempo. Verso la fine del 2014 l’attuale sindaco fece effettuare una verifica della situazione e dopo i carotaggi e lo studio ingegneristico effettuati dai tecnici, venne alla luce che dei tre strati di cui è costituito il piano viabile il più alto e il più profondo sono a posto. Nello strato di mezzo, invece, c’è troppa sabbia rispetto alla ghiaia. Il proprietario dell’arteria è il Comune perché non è mai avvenuto il previsto scambio di titolarità con la Provincia. Fu poi impossibile rivalersi sui tecnici perché nel 2009-2010 l’opera fu collaudata e accettata dal Comune. Secondo quanto prevede il protocollo d’intesa e la delibera di giunta provinciale del 30 ottobre 2007 la Provincia di Cremona prenderà in carico l’opera una volta collaudata e il Comune si libererà di un «peso» che l’ha costretto per anni a usare risorse per chiudere i buchi.

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