L'ANALISI
16 Giugno 2022 - 05:05
CASALMAGGIORE - Sta per giungere all’epilogo – nel modo migliore – la «telenovela» del martoriato primo lotto della Gronda Casalmaggiore-Viadana, compreso tra la statale 420 Sabbionetana e la strada provinciale 10 a Casalbellotto. A settembre, infatti, si stima che possano iniziare le opere di manutenzione straordinaria che risolveranno in via definitiva i guai della arteria. Ad aggiudicarsi l’appalto è stata l’impresa G.P.S. S.r.l., con sede a San Giorgio a Cremano (Napoli). La ditta campana ha presentato la migliore offerta di ribasso del 8,889 %, per un importo lavori rideterminato in 617.548,92 euro. L’opera è finanziata integralmente da un contributo regionale di 880 mila euro. Com’è noto, dopo l’assegnazione dell’appalto, non è possibile che i lavori inizino immediatamente, perché il Comune deve preliminarmente acquisire tutta la documentazione necessaria per la verifica della sussistenza, in capo all’aggiudicatario proposto, dei requisiti richiesti dal bando di gara. Ma se non interverranno ostacoli dell’ultima ora, tra tre mesi le opere, il cui iter è seguito dal responsabile dell’ufficio tecnico Enrico Rossi e da Fiorella Diana, potranno iniziare.
Si tratta di lavori molto attesi, resi possibili dalla assegnazione del contributo regionale al Comune. Un iter lungo che però si è concluso positivamente. Ad annunciare l’intenzione dell’amministrazione comunale di provvedere alla manutenzione straordinaria dell’asse di connessione delle due strade, da sempre diffusamente disastrato, fu la giunta a settembre del 2020, con l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica. Un passo dopo l’altro, si è arrivati al dunque. La progettazione esecutiva è stata affidata allo Studio Piccioni Associato di Soresina. I metri da sistemare completamente sono circa 2 mila.
Fu verso la fine del 2014 che il sindaco Filippo Bongiovanni, appena insediato, fece effettuare una verifica della situazione, perché già allora c’erano parecchi problemi. Dopo i carotaggi e lo studio ingegneristico effettuati dai tecnici, emerse che dei tre strati di cui è costituito il piano viabile il più alto e il più profondo sono a posto. Nello strato di mezzo, invece, c’è troppa sabbia rispetto alla ghiaia. Il proprietario dell’arteria è il Comune perché non è mai avvenuto il previsto scambio con la Provincia ed era impossibile rivalersi sui tecnici perché nel 2009-2010 l’opera fu collaudata e accettata dal Comune. Da allora il Comune ogni anno ha dovuto sborsare soldi per rattoppare la striscia d’asfalto che ha continuato imperterrita a rovinarsi. Dopo i lavori di sistemazione, la strada, dopo l’ok regionale, passerà alle Province di Cremona e di Mantova, a cui competerà la manutenzione per il futuro.
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