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PIADENA DRIZZONA

Vho, strada contestata: «Spostiamola più a sud»

La proposta degli imprenditori. «C’è il terreno demaniale a disposizione»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

12 Ottobre 2022 - 05:05

strada arroccamento

Il progetto originale proposto da Rfi come compensazione del raddoppio ferroviario

PIADENA DRIZZONA - Si apre uno spiraglio importante per la soluzione del problema della nuova strada di arroccamento che dovrebbe essere realizzata tra l’area commerciale e produttiva di Vho e la statale 10 Padana inferiore, collegandosi alla futura rotonda a raso che sostituirà l’attuale cavalcavia. Questione che ha allarmato parecchio gli imprenditori perché, se costruita secondo l’attuale progetto previsto da RFI, la nuova strada toglierebbe parcheggi e spazi operativi essenziali, mettendo a rischio la stessa continuità aziendale. Lo spiraglio consiste nel fatto che a sud della statale è stato verificato che esistono spazi demaniali che consentirebbero di spostare tutta la nuova viabilità a sud, evitando di andare con la nuova viabilità a pochi metri dall’ingresso delle ditte, costringendone alcune addirittura alla chiusura, a partire dalla più vicina alla futura rotonda, la ferramenta Marchetti.

L’importante novità è emersa lunedì mattina, dalle 11 alle 13, nel corso di un incontro che gli imprenditori e i tecnici della zona commerciale-artigianale di Vho hanno avuto in municipio con il sindaco Matteo Priori e l’architetto Alberto Assandri dell’ufficio tecnico. Rappresentate la Ferramenta Marchetti, Grifo macchine enologiche, Imbal Carton (ex scatolificio Feroldi), supermercato Conad e Toninelli Casalinghi.

I proprietari delle aree soggette ad esproprio per la strada di arroccamento - spiega Priori - ritengono che la riduzione degli spazi causata dalla strada in questione crei maggiori problemi di quanti la stessa ne possa risolvere. Insistono dunque per la traslazione della strada di arroccamento verso sud, attuabile con lo spostamento conseguente della statale 10 verso sud. Questo tra l’altro sarebbe reso possibile dal fatto che a sud dell’attuale sede stradale esistono mappali già di proprietà del Demanio dello Stato. Inoltre c’è anche un mappale della ditta Malaggi, già soggetta ad esproprio per il Cavalcavia Ferrovia, che si è resa disponibile alla cessione delle aree eventualmente necessarie”.

Il sindaco, al termine dell’incontro con gli imprenditori e i tecnici, ha inviato una e-mail all’ingegner Rosa Pannetta di RFI, che segue il progetto del raddoppio ferroviario, e un’altra, più formale, sarà inviata dall’ufficio tecnico. “Tra l’altro - aggiunge il sindaco - esiste anche un progetto della Provincia del 2019 che ipotizzava già lo spostamento a sud della rotonda a raso. Adesso attendiamo la risposta dell’ingegner Pannetta. Faremo comunque presente che, se non venisse accettata la proposta che abbiamo indicato, il Comune è disposto a rinunciare alla strada di arroccamento. E’ evidente che non è immaginabile che delle ditte siano costrette a chiudere a causa di una strada che dovrebbe agevolare la viabilità della zona. Sarebbe un paradosso. Il Comune è sempre disponibile ad incontri e approfondimenti sul tema con la massima tempestività”.

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