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SAN GIOVANNI IN CROCE. IL CASO

No al concordato, A&O verso il fallimento

La maggioranza dei creditori ha rigettato la proposta del commissario

Pierluigi Cremona

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pierluigi.cremona@virgilio.it

18 Dicembre 2024 - 16:31

No al concordato, A&O verso il fallimento

SAN GIOVANNI IN CROCE - «Concordato non fattibile». È quanto emerso durante un incontro in videoconferenza con Giorgio Scarsato, giudice delegato, e il commissario giudiziale Marco Parlato del Tribunale di Cremona che stanno curando il concordato preventivo della società Futura Due, che aveva in gestione l’ex supermercato Super A&O di San Giovanni in Croce, chiuso dal 17 aprile 2023.

Nel futuro della società vi sarà probabilmente la procedura di fallimento. «Al momento non sappiamo come mai il concordato sia stato bocciato, ma presumiamo perché la maggioranza dei creditori non abbia accettato la proposta economica avanzata dal commissario», spiega Omar Bresciani della Fisascat Cisl.

«Nel futuro societario si presume che venga avanzata la proposta di fallimento che prevede la vendita all’asta del capannone che ospitava il supermercato. La procedura di fallimento allunga i tempi per vedere riconosciuti tfr e stipendi arretrati per gli ex dipendenti, ma anche per coloro che vantavano crediti. Inoltre, i soldi che si ricaveranno dalla vendita si sapranno solamente ad asta aggiudicata e quindi non è chiaro quanto sarà l’ammontare che tutti i creditori potranno vedere riconosciuto».

Alla videoconferenza erano presenti tutte le parti in causa, ossia i creditori – che avevano votato il piano della procedura tra il 28 novembre e il 12 dicembre – e la società rappresentata dall’avvocato Simone d’Amico.
Tra coloro ammessi al concordato vi era anche l’amministrazione comunale che vantava crediti su tasse e imposte comunali non pagate.

«Come ente locale avevamo dato parere positivo al concordato, ma evidentemente la maggioranza la pensava diversamente», commenta il sindaco Pierguido Asinari. «La speranza dell’amministrazione è che la vicenda si concluda il prima possibile per far tornare in paese un supermercato di media grandezza. Adesso attenderemo i tempi della giustizia e staremo a vedere cosa succederà».

Al momento della chiusura il supermercato aveva una decina di dipendenti che in questo anno e mezzo hanno, per forza di cose, trovato un altro impiego. La società ha chiuso l’ultimo bilancio approvato – ossia quello del 2023 – con un passivo di 412.448 euro.

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