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8 maggio 1954

Il fiume Po e il suo audace metanodotto

Le sole parti metalliche dell'avveniristico ponte pesavano 400.000 kg.

Annalisa Araldi

Email:

aaraldi@publia.it

08 Maggio 2020 - 07:00

Il fiume Po e il suo audace metanodotto

L'opera che sommariamente stiamo per descrivere si è resa necessaria per mantenere la continuità del metanodotto Cortemaggiore-Caviaga della lunghezza di circa 70 chilometri in ottemperanza ai Criteri generali di sicurezza per la installazione e l'esercizio dei metanodotti e relative irli di distribuzione » emanati dal ministero degli Interni, Direzione Generale Servizi Antincendi. Infatti attualmente il metanodotto attraversa il fiume Po appoggiandosi al ponte ferroviario della linea Cremona-Piacenza.

(...) Le caratteristiche principali dell'attraversamento sono le seguenti: Distanza ira i piloni di sostegno vi. 320,40 ;. Altezza in.mezzana del tubo sul livello normale ni. 15: Altezza dei piloni da terra metri 47,80; Altezza delle pile in muratura m. 8; Distanza degli ancoraggi dai piloni m. 140; Diametro esterno della tubazione 13" mm. 343; Spessore della tubazione mm. 12; Pressione massima, di esercizio del gas 60 alvi.; Monta della tubazione m. 4,52; Larghezza della passerella cm. 65; Peso complessivi di tutte le parti metalliche kg. 400.000; Peso complessivo di tutte le parti in cemento armato 5.509 tonnellate; Lunghezza complessiva dell'attraversamento m. 920,80; Profondità media dei pali di fondazionc m. 25; Ore lavoratila per l'intera esecuzione 45 mila. Le opere in muratura, completamente in cemento armato, comprendono: tre blocchi di fondazione dei piloni centrali e due blocchi di ancoraggio delle funi. Tutti si sopraelevano di circa un metro oltre la quota massima degli argini circostanti, in modo da impedire che i corpi galleggianti nelle condizioni di massima piena, possano investire le strutture metalliche. La stabilità sia delle pile in acqua sia di quelle di ancoraggio è garantita da una fitta palificazione costituita da 292 pali trivellati e pressati che raggiungono la profondità mas. di mi. 28. (...)


I lavori sono stati condotti a termine sotto la direzione degli ingg. Mario Campanini e Alfredo Mietiti con la collaborazione dei geom. Pierleoni, Chemasi e del perito edile Saber per conto della SNAM. Dell'ing. Antonio Lardi per la Costruzione Ce mento compresso (pali di fondazione) ; dell'ing. Fausto De Dominicis per la Ferrocemento (pile e ancoraggi». Dell'ing. Umberto Biffignardi con la collaborazione del P. I. Spalluzzi per la Dalmine S. p. A. (costruzione elementi prefabbricati) ; dell'ing. Giorgio Locatelli con la collaborazione del geom. Zapparoli per la Montubi (montaggio delle strutture metalliche)

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