L'ANALISI
1 aprile 1990
01 Aprile 2020 - 07:00
La grande Croce della Cattedrale di Cremona, una delle opere di oreficeria più significative del XV secolo, verrà esposta nella chiesa di San Gerolamo dall'8 al 22 aprile. O meglio, stando le condizioni attuali che non ne consentono lo spostamento, verranno esposte le fotografie di Pierarmando Escalar, che illustrano la straordinaria creazione degli orafi cremonesi nei minimi particolari. Fotografie splendide che consentono di ammirare il capolavoro nei suoi aspetti più affascinanti, senza far dimenticare che una tale opera è malata; si possono vedere infatti parti dissaldate e sconnesse, cadute di parti scultoree e frammenti decorativi, incrostazioni che ne ricoprono la superficie deturpandola.
Gli orafi cremonesi, ultimi epigoni di quest'arte particolarmente sviluppata in tutto il territorio regionale, hanno deciso di farsi carico del restauro del pezzo quattrocentesco: questa mostra fotografica consente dunque, da un lato, di dare l'esatta dimensione del degrado del materiale, dall'altro costituisce uno stimolo ad operare per riavere al più presto la croce nel proprio originario splendore, che gli artisti locali vollero esplicitare attraverso l'uso di una tecnica raffinata e preziosa. Bastino solamente alcune cifre: 165 piccole figure impreziosiscono il manufatto, insieme a 176 figure rappresentate a mezzobusto e un'infinità di piccole testine.
Il piedistallo è elaborato architettonicamente ed è ornato da 16 statuette e altre 48 figure sempre a mezzobusto; l'altezza totale è di cm.297; il braccio trasversale è lungo cm.78 e il piedistallo è alto cm.105.
Fu realizzata nel 1478 dai milanesi Ambrogio Pozzi e Agostino Sacchi per adornare l'altare maggiore del Duomo e, nel progetto originale, doveva essere affiancata da altri sei alti candelabri. Il basamento è opera settecentesca di Giuseppe Berselli, orafo cremonese, come cremonese è l'autore del disegno, Giovanni Manfredini. I nomi degli autori si ricavano da una scritta posta ai piedi del basamento che però, secondo le più recenti osservazioni, sarebbe posteriore al manufatto, dal momento che i caratteri sembrano richiamare in chiave umanistica la capitale quadrata classica. La data del 1478 conviene sicuramente all'epoca in cui la croce fu eseguita.
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