L'ANALISI
25 Settembre 2019 - 07:00
Più di un secolo fa, proprio in questi giorni, si verificava a Cremona un grande avvenimento: le «gare di aviazione», organizzate dal Comitato per la Fiera di settembre. Questa Fiera, aveva, prima della guerra una grande importanza nella vita cittadina. Sotto certi aspetti, per l'affluenza del pubblico che conveniva da tutti i centri rurali, poteva essere paragonata a quella di S. Pietro. Il Comitato organizzatore, aveva cura di inserire nel programma di ogni anno qualche cosa di nuovo e di interessante; ed ecco includere per il settembre 1912 queste «gare di aviazione», che dovevano svolgersi in piazza Castello, detta anche «piazza d'Armi interna» per distinguerla dall'altra che si stende dietro il camposanto, e che in quell'epoca era un immenso spiazzo assolutamente spopolato. I primi edifici, quelli che sorgono in piazza Fiume,dovevano essere costruiti soltanto nel 1921; prima, in fondo a piazza Castello, non vi erano che alcune casematte costruite a ridosso delle mura cittadine e che in parte possono essere ancora osservate da chi passa per via Massarotti.
Con queste sue «gare di aviazione», Cremona giungeva con un notevole ritardo. Nel 1909 si erano già svolti i celebri voli di Montichiari che avevano dimostrato che l'aviazione era già qualcosa da tenersi in considerazione; gli aeroplani, cioè, non erano più dei giocattoli interessanti fin che si vuole, ma sempre giocattoli; ma erano delle vere macchine che potevano con piena sicurezza sfidare gli spazi, come poi dimostrarono pochissimi anni dopo, all'inizio della guerra mondiale. Inoltre, nel 1911, era stato corso senza incidente alcuno il primo giro aereo d'Italia.
Malgrado questi precedenti, malgrado il pubblico fosse già abituato a veder qualche aereo trasvolare il cielo della città, l'annuncio delle «gare di aviazione» cremonesi, lanciato con l'inizio dell'estate, suscitò il più vivo interesse. Però la convinzione che l'aereo dovesse un giorno conquistare il mondo, doveva essere ben lontana dal pensiero del pubblico, se l'annuncio che un allora giovane cremonese aveva conseguito il brevetto di pilota, suscitò commenti ironici. Quel giovane, era Valdo Cottarelli, già in quei tempi collaboratore del giornale «Il Mondo» di Roma e che successivamente doveva guadagnarsi una vasta notorietà quale redattore della «Gazzetta dello Sport». Gli «Interessi Cremonesi» nel primo luglio 1911, pubblicavano il seguente annuncio, dal tono che oggi può sembrare molto discutibile: «Un giovarne appassionato sportivo, concittadino, ha acquistato in questi giorni un magnifico velivolo ed ha iniziato un corso regolare di esercitazioni sotto la guida di un esperto pilota. L’ardito coraggioso giovane ha già compiuto alcuni voli innalzandosi qualche decina di metri, ma spera di compiere col tempo qualche volo portentoso e di andare persino in capo al "Mondo". Per il "Mondo" egli infatti ha già fatto molto, seguendo le orme paterne e del "Mondo" è il rappresentante ufficiale per la provincia di Cremona. Ci sentiamo domandare: e il nome dell'aviatore? Abbiamo già detto tanto che possiamo commettere anche questa indiscrezione. L'aviatore cremonese è il signor Cottarelli dell'Agenzia il "Mondo" il quale, il Cottarelli, si capisce, è deciso, fermamente deciso, di prendere parte alle grandi gare di aviazione che avranno luogo in Cremona nel prossimo settembre».
Più i giorni trascorrevano, più in città si parlava delle «gare aviatorie», alle quali avrebbero dovuto partecipare i più noti aviatori del tempo, fra cui Romolo Manissero, di fama nazionale. Sul nome di Manissero era concentrato tutto l'interesse della manifestazione. Si può quindi immaginare con quanta costernazione i cremonesi abbiano letto su «La Provincia» del 5 settembre 1912, la seguente notizia:
«Nel pomeriggio di ieri l'altro, nei pressi di Cavour, l'ardito aviatore Romolo Manissero, è rimasto vittima di un grave incidente automobilistico. Romolo Manissero, il trionfatore dell'aria, è uno del due aviatori che il Comitato del circuito aereo aveva deciso di mandare a Cremona per i voli del 14 e 15 corrente. Difficilmente il Manissero potrà per quell'epoca riprendere e governare il suo volante e librarsi nuovamente per il cielo di Cremona nostra. Al popolare e simpatico Manissero auguriamo pronta e completa guarigione».
Il giorno 7 settembre, lo stesso giornale dava i seguenti annunci: «Il Comitato organizzatore della Fiera, lavora alacremente per dare maggiore impulso ai vari numeri del programma. Stamane in piazza d'Armi interna si inizieranno le operazioni per la preparazione degli "hangars" e delle tribune. Gli "hangars" verranno costruiti a destra della piazza, quasi di fianco all'Eden, di modo che gli aviatori potranno prendere liberamente lo slancio verso la campagna, passando sopra alle cosiddette "casette". Il Comitato del Giro Aviatorio ha mandato ieri a Cremona uno dei suoi membri per gli accordi definitivi col Comitato locale. A quanto sembra Manissero, vittima di un incidente automobilistico, per il 14 corrente mese sarà in grado di riprendere i suoi arditi voli. Il suo apparecchio è già stato spedito da Saluzzo ed arriverà fra due o tre giorni».
L'Eden era un teatro costruito da alcune coraggiose ma sfortunate persone, che vi rimisero somme ingenti. Sorgeva esattamente sull'area dell'attuale caserma delle Guardie di Finanza.
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