L'ANALISI
22 maggio 1955
22 Maggio 2018 - 10:19
Oggi si svolgerà in tutta Italia la «Giornata del Decorato». Normalmente la festa viene celebrata il 24 maggio, nell'anniversario dell'entrata in guerra del 1915; quest'anno il Ministero ha voluto anticiparla alla domenica, per consentire a più vasti strati della popolazione di potervi partecipare. La cerimonia cremonese, si svolgerà con inizio alle 9,30, alla caserma Manfredini, alla presenza di tutte le autorità. Diamo l'elenco e le motivazioni delle onorificenze al valore che saranno distribuite, parte alla memoria, parte a militari viventi, alcuni dei quali ancora in servizio:
MEDAGLIE D'ARGENTO
Generale di Brigata s. p . e. Dlvis. Fanteria «BE», De Bonis Giovanni fu Ettore, da Napoli: «Incaricato, al comando di u n a forte colonna di truppe, di condurre un attacco contro alcuni centri abitati presidiati da forze avversarie dirigeva le operazioni medesime con perizia ed ardimento, attraverso un terreno difficilissimo per l a presenza di caverne ed anfrattuosità adatte alla sorpresa ed irrobustite dall'avversario con mesi e mesi di lavoro. Nella fase finale della lotta, visto che il nemico nonostante tutti gli sforzi non accennava a cedere, si poneva coraggiosamente nel carro armato di testa di una compagnia carrile, seguito dalla stessa e da due battaglioni ai suoi ordini, si lanciava sull'obbiettivo determinandone la rapida caduta e suscitando con il suo gesto l'ammirazione dei propri dipendenti ». - Mogoric- Vrebac (Croazia) 1-2 marzo 1943.
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Colonnello Fanteria s.p.e. 331° Fanteria, Viviani Francesco fu Francesco, da Mantova: «Comandante la difesa di u n a piazza, all'annuncio dell'armistizio, con l'ascendente personale galvanizzava i dipendenti che in tre giorni di lotta affermavano la decisa volontà di opporsi al nemico. «Alla testa di un suo reparto assaltava una grossa unità avversaria, obbligandola alla fuga e catturando oltre cento prigionieri fra cui u n ufficiale superiore e notevole quantitativo di armi e materiali ». - Isola di Rodi, 8 settembre - novembre 1943.
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Capitano Commissario Marina, Francesco Mauro Parr fu Ciro: « Ufficiale Commissario capo dei servizi amministrativi di una Piazza Militare Marittima, con pronta e felice iniziativa organizzava all'atto dell'armistizio la resistenza contro una improvvisa aggressione e, tenendo testa con tenacia ed ardimento alla violenta azione di sorpresa, riusciva a sventare la tentata occupazione di u n import a n t e edificio militare che se fosse riuscita avrebbe compromesso la possibilità di difesa dell' i n t e r a piazzaforte ». - La Maddalena, 9 settembre 1943.
MEDAGLIE DI BRONZO
Caporal magg. 8° Bersaglieri, Ferrari Giuseppe, da Cremona: « Motociclista presso un comando di reggimento, in un'azione di forzamento di posizioni n e miche che sbarravano il ripiegamento dei nostri reparti, i n curante di ogni offesa, si recava instancabilmente da u n a colonna all'altra per recare ordin i . Nell'attraversare u n passaggio obbligato intensamente battuo da artiglierie ed armi automatiche nemiche, non faceva p i ù ritorno ». - El Duda-Marmarica (A.S.) 6 dicembre 1941.
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Caporale 1° Gruppo Carri leggeri « S. Giusto », Tacchini Vittorio, da Crema: « Motociclista incaricato di recapitare u n ordine, avuta la moto avariata da raffica di mitragliatrice, saltava su u n cavallo scosso e con grande sprezzo del pericolo, sotto il fuoco avversarlo, riusciva a condurre a termine, in tempo utile, la missione. Contribuiva in tal modo, a risolver e una situazione particolarmente difficile ». - Perjasica (Balcania) 17 ottobre 1942.
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Caporale 52° artiglieria «Torino », Mazzini Angelo, da Tor- Uno: « I n u n periodo di durissimi combattimenti dava prova di abilità, coraggio ed entusiasmo. In un'azione di carri sovietici, come servente ad uh pezzo anticarro, contribuiva validamente a distruggerne sei ». - Tscherkovo (Russia) 27 dicembre 1942.
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Ex c.n. VI battaglione camicie nere, Ottaviani Aldo da Gabbioneta : « Porta munizioni di squadra mitraglieri, benché ferito da scheggia di mortaio alla faccia ed al braccio destro, r i cusava ogni cura per assicurare 11 rifornimento delle munizioni alla sua arma' fino alla conclusione vittoriosa del combattimento ». - Ogolew (Russia) 12 dicembre 1942.
* * * Caporale XXXI gruppo artiglieria d'Armata, Ginelli Agostino, da Casaletto Vaprio: « Alla testa di u n piccolo reparto di volontari già duramente provati da lunghi giorni di aspri combattimenti e marce estenuanti, affrontava u n forte n u cleo avversario armato di armi automatiche, riuscendo, nella impari lotta, a sopraffarlo e volgerlo in fuga. Si prodigava successivamente ad organizzare la difesa della posizione raggiunta impiegando le stesse armi catturare all'avversarlo e non abbandonava mal la quota occupata, malgrado 1 reiterati tentativi nemici di riconquista». - Arbusow (Russia) 22 dicembre 1942.
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Autiere, 3° autieri, Borrini Guerrino, da S. Daniele Ripa Po: « Conducente di ambulanza, d u r a n t e aspri combattimenti contro preponderanti forze n e miche che cercavano di accerchiare truppe in ripiegamento, si prodigava per porre i n salvo l'automezzo carico di feriti. Colpita successivamente l'autoambulanza, nonostante 11 violento fuoco di artiglieria, con mezzi di fortuna riusciva a portare i n salvo i feriti. Raggiunto u n caposaldo accerchiato, durante ventuno giorni di combattimenti, continuava instancabile la sua opera umanitaria, spingendosi per il recupero del feriti fino alle linee p i ù avanzate». - Don-Tschertkowo (Russia) 19 dicembre 1942, 15 gennaio 1943.
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Granatiere, 2° granatieri di Sardegna, Daghetti Luigi, da Ombriano: «Porta munizioni di u n fucile mitragliatore, in aspro combattimento contro agguerr i t a formazione nemica, visto cadere colpito a morte il t i r a t o re di iniziativa raggiungeva l'arma sottoposta in quel momento a violente e precise raffiche, e, con calma esemplare, apriva il fuoco sul nemico ed imperterrito manteneva 11 proprio posto, finché rimaneva ferito». - Ostriz (Slovenia) 24 ottobre 1942.
CROCI AL VALOR MILITARE
Al sottotenente, comando divisione alpina « Tridentina », Ferrari Cristiano, da Castelverde: «Ufficiale addetto al quart i e r generale di u n a divisione, durante u n lungo ciclo operativo particolarmente difficile, dava numerose prove di elevato senso del dovere. I n località a t taccata di sorpresa dal nemico, collaborava efficacemente col proprio comandante di reparto all'organizzazione della difesa, nonostante l'intenso tiro avversario che causava paurosi vuoti t r a le file, contribuendo a contenere l'avanzata nemica ». - Opyt (Russia) 20 gennaio 1943.
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Al sergente maggiore del 60° Rgt. Artigl. «Granatieri di Savoia », Castaldi Umberto, da Caserta: «Sottufficiale intelligente, capace, ardimentoso, dedito al compimento del dovere, espllcava durante u n intero ciclo operativo, a t t i v i t à incessante e proficua, dando esempio di calma e sprezzo del pericolo». - Uorkaié-Martula Marlam, 21-23 maggio 1938.
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Al sergente 32° Artigl. «Marche », Vezzoni Bruno, da Rivarolo del Re: «Sottufficiale addetto allo scaglione munizioni, riusciva a rifornire un pezzo di artiglieria in pericolosa situazione transitando più volte per u n passaggio obbligato e b a t t u t o da armi automatiche nemiche. La sua audacia consentiva al pezzo di continuare il fuoco e respingere 11 nemico, che era giunto a breve distanza ». - J a - vortk (Balcania) 19 marzo 1943.
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All'ex camicia nera VI b a t t a glione camicie nere, Betti Saverio, da Splneda: «Ferito durant e azione di attacco, dopo sommarla medicazione, benché dolorante accorreva spontaneamente al suo posto, combattendo fino alla conclusione vittoriosa dell'azione ». - Ogolew (Russia) 12 dicembre 1942.
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All'artigliere 21° artiglieria motorizzato « Trieste », Lena Silvio, da Casalmaggiore: «Telefonista al comando di gruppo, durante un lungo e duro combattimento, instancabile disimpegnava 11 s uo servizio sotto l'Imperversare del colpi nemici. Venuto a mancare 11 personale per riparare le linee interrotte, vi provvedeva di persona e riusciva a riattivare 1 collegamenti sotto intenso tiro nemico». - Teli El Aqqaqlr (A. S.) 2 novembre 1942.
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Al vice caposquadra, CCXV Battaglione camicie nere, Niccoli Camillo, da Gaverina: «Volontariamente si offriva di partecipare ad un'azione di guerra e durante due ore di accanito combattimento si prodigava Incessantemente con magnifico slancio e decisione nei punti più pericolosi della lotta. Con pochi altri animosi si lanciava decisamente all'attacco di u na posizione dominante t e n u t a da numerosi ribelli, sotto 11 fuoco micidiale delle armi automatiche allo. scoperto e con magnifico impeto a colpi di bombe a mano, fugava 11 nemico sopraff a t to dall'irresistibile ardimento . del legionari conquistando l'importantissima quota e difendendola poi strenuamente dal continui violenti attacchi, fino al termine del combattimento ». - Globel (Balcania) 8 febbraio 1943.
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Alla camicia nera VI b a t t a glione camicie nere, Fasani Giuseppe, da Palvareto: « F e r i to d u r a n t e u n attacco, dopo sommar l a medicazione, benché dolor a n t e ritornava al suo posto combattendo fino alla conclusione vittoriosa dell'azione ». - Ogolew (Russia) 12 dicembre 1942.
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Alla camicia nera VI battaglione camicie nere, Maggi Mario, da Derovere: « F e r i to durant e u n attacco, dopo sommarla medicazione, benché dolorante, ritornava al suo po6to combattendo fino alla conclusione vittoriosa dell'azione». - Ogolew (Russia) 12 dicembre 1942.
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Al fante, 79° Fanteria «Roma », Miracca Bruno, da Codogno: « Con sereno sprezzo del pericolo, uscito al contrassalto di soverchlantl forze nemiche, si mostrava, per t u t t a la durat a dell'azione, esemplo ai compagni per arditezza ed a l to senso del dovere ». - Don (Fronte russo) 17 dicembre 1942.
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Al S.D.T., Castelvecchio Agostino, da Plzzlghettone: «Imbarcato per t r e n t a mesi consecutivi di guerra, su silurante che ha svolto intensa e rischiosa attività, ha assolto 1 propri incarichi con sereno coraggio, con grande abnegazione e con elevatissimo senso del dovere». - 10 siugno 1940. 10 dicembre 1942.
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Al geniere, 161a Compagnia speciale artieri, Cremaschi Giuseppe, da Sospiro: «Durante 11 rafforzamento di u n campo minato, rimasto ferito 11 sottufficiale comandante di squadra, da improvvisa raffica di mitragliatrice, l o soccorreva prontamente trasportandolo al posto di medicazione e, noncurante del grave pericolo si univa ad a l t r i animosi compagni per port a r e a termine il pericoloso lavoro per l a migliore difesa del caposaldo minacciato dall'avversario. Esemplo di a l to senso del dovere e spirito di sacrificio». - A.S., 16 luglio 1942.
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All'artigliere, 120° artiglieria motorizzata. Paglioli Luigi, da Derovefe: «Radiotelegrafista di p a t t u g l i a o.c, f a t t o segno al violento tiro nemico con esemplare sprezzo del pericolo spostava, sotto il fuoco, il posto di osservazione pur di assolvere il compito affidatogli. Ferito il suo ufficiale e colpito egli stesso, continuava impavido a mantenere 11 collegamento col suo reparto ». - BobrowsklJ (Fronte russo) 5 agosto 1942.
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All'autiere, 3° raggruppamento pesante, Davo Bruno di Giovanni, di Cremona: «Si offriva per combattere, come fante nella difesa di u n a posizione difensiva accerchiata. Sempre in prima linea, partecipava con t e nacia e valore a tutti i combatt i m e n t i svoltisi, in condizioni atmosferiche avverse, prima per la rottura dell'accerchiamento, e successivamente d u r a n t e lunga marcia di ripiegamento». - Millerowo-Tarassowka-KamensK, (Russia) 28 dicembre 1942.
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Data di inizio 6 settembre 2025 - 20:30
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