L'ANALISI
17 Ottobre 2022 - 10:53
CREMONA - I cincillà sonnecchiano. I furetti sono vispi. Solo le femmine, in verità, perché Demon, il maschio di 1 anno, «è tontolone, ha bisbocciato stanotte», mentre Mia e Freyra, di 1 e 2 anni, «sono abbastanza energiche» la buttano lì Francesca e Alessandra, 24 anni entrambe, la prima scesa da Torino, la seconda arrivata da Mantova con i loro furetti «che non vendiamo, ma siamo qui per dare informazioni». Per la foto, Micol, 28 anni, si mette in posa con «il tontolone». E poi ci sono in gara i baby furetti Alessandra e Victor come il personaggio della sposa cadavere. «Speriamo bene!». Cani, gatti & C. Padiglione della Fiera di Cà de’ Somenzi preso d’assalto ieri, ultima giornata di PetsFestival, edizione numero 9, la seconda a Cremona, il meraviglioso mondo degli animali e dintorni.


Famiglie in coda all’ingresso, la calca dentro: foto e selfie. Il benvenuto lo danno i colombi. Coccarda al Viaggiatore italiano; 95 il punteggio: «Impressione complessiva molto buona. Petto largo, mantello lucente». Si è preso 92 punti, il Prete di Sassonia. Qualifica: «Buono. Soggetto in stato avanzato di muta di difficile giudizio. Pantofole sviluppate, conchiglia sviluppata». Dal rosso del Prete di Sassonia al verde dei pappagalli parrocchetti. I conigli sono le star. Incuriosiscono roditori e topini bianchi. «Non sono topini, sono i Degu del Cile», corregge il titolare che con i Degu ha viaggiato da Torino. I piccoli roditori giocherellano nella gabbia, mentre non fanno una piega i pitoni accanto. Bisogna essere appassionati di serpenti. «Io muoio», dice una mamma con bimbo scappato dai conigli. Al PetsFestival, cani, gatti & C come le carpe e molti pesci negli acquari. Il recinto della famiglia Perri è preso d’assalto. Dalla cascina di Pieve d’Olmi, Alessandro, 23 anni, papà Daniele (fratello di Oreste, campione di canoa, ex sindaco, presidente Coni Comitato Regione Lombardia), e mamma Fulvia hanno portato i loro asini e pony. Guido, 2 anni, è un asinello che viene dall’Olanda: il mantello nero «è la sua caratteristica rara», racconta Alessandro che degli asinelli dice: «Sono molto intelligenti, più dei cavalli. Capiscono tutto al volo. Una volta a casa mia è arrivato un cane che non era del branco e Achille, l’asino più scuro, non lo voleva tra i piedi». Dai Perri si ripassa l’Odissea, il grande poema epico greco scritto da Omero, perché con Achille ci sono Ulisse e Penelope moglie di Ulisse. «Gli asinelli sono molto affettuosi, instaurano un rapporto umano come i cani», spiega Fulvia.

Sulle montagne della Valle Maira (Cuneo) in gita si va con gli Alpaca di Filippo Reinero, 35 anni, che gli Alpaca li alleva «principalmente per fare trekking. Il Consorzio Valle Maira ci aiuta molto». Trekking lunghi che durano una intera giornata: «Partono dai 2000 metri e si arriva fino a 2800» e trekking «più leggeri, da un’ora, un’ora e mezza. Accontentiamo tutte le esigenze». Animali «dal carattere buono» gli Alpaca come Bruna, 5 anni e mantello nero . O come Anita, 6 anni, mantello bianco, in Foiera con i maschi Artù e Balù, 6 e 5 anni. «Sono tutti senior. Nella competizione, dai 3 anni in su sono senior», spiega Filippo che nella vita fa tutt’altro: il camionista, «ma per gli Alpaca ho una passione». Se capita, li vende. «I miei che sono di qualità buona, costano 2.500 euro il maschio, sui 3.500-4 mila la femmina. Oggi facciamo la competizione con le ragazze. Forza, tornate con la coccarda!». E con gli Alpaca «è stato amore a prima vista» per Andrea Giorgi, 36 anni, muratore che con l’amico Giacomo Mignani, un lavoro in enoteca, da cinque anni li alleva a Casnigo, nella Bergamasca.

«Tutto il nostro tempo libero lo dedichiamo a loro». Sultan si è portato a casa una coccarda. «Ha vinto il secondo posto nella categoria intermedie, ovvero 12-24 mesi dei maschi neri, e ha preso un secondo posto anche su tutta la categoria dei maschi neri». L’altro maschio, di nome Blu, nonostante il pelo grigio, «ha preso il terzo posto della categoria adulti, sopra i 36 mesi». Gli Alpaca si tosano una sola volta l’anno, in primavera. «Noi portiamo la lana in provincia di Vicenza – spiega Andrea —, ci rendono i gomitoli e abbiamo una serie di magliaie che lavorano per noi». Sciarpe, berrette, calze: dall’animale al prodotto finito. Su a Casnigo, gli affari vanno bene: «Nella nostra piccola realtà non abbiamo mai avuto fondi di magazzino». E, poi, con il caro bollette e il riscaldamento da tenere giù di un grado, «i prodotti di alpaca sono un rimedio, perché caldissimi». A proposito di cuccioli. La femmina «non ha cicli di calore, è sempre pronta — prosegue Andrea —. La gravidanza dura 11 mesi e mezzo, più o meno 145 giorni. Il cucciolo lo si aspetta con ansia, è il risultato dell’anno prima». Lì c’è una signora con il pancione. «Lo sa che mamma Alpaca partorisce dopo 11 mesi e mezzo?». E parte d’istinto un «per carità!».
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