L'ANALISI
07 Settembre 2022 - 08:54
CREMONA - Vertice da remoto, ieri nel tardo pomeriggio, per l’Assocanottieri, guidata dal presidente Maurilio Segalini: allo studio possibili misure per contrastare l’esplosione dei costi di gestione dovuti all’aumento delle bollette di gas ed energia elettrica, quintuplicate nel primo caso e triplicate per la corrente. «Abbiamo dato mandato ad un team di esperti di studiare alcune opportunità – ha commentato al termine Segalini –: ci appoggeremo ad un’agenzia che potrebbe far inserire le canottieri aderenti in gare per l’acquisto di gas e energia, fermi restando i singoli contratti che hanno scadenze e formule diverse».
Entro un paio di settimane o al massimo per la fine mese, l’associazione emanerà linee guida per le società affiliate, da seguire poi nella stagione autunnale e invernale, in linea di massima dal primo novembre alla fine di marzo. «Stiamo cercando di darci obiettivi condivisi – ha proseguito il presidente –, poi dovremo tenere presenti le misure che il governo emanerà per il risparmio energetico. È evidente che se uscisse l’obbligo di mantenere il riscaldamento nelle palestre entro i 18 gradi dovremmo adeguarci». Le ipotesi allo studio: apertura ritardata al mattino, chiusura anticipata la sera. Potrebbero riguardare sia piscine, sia palestre. A Milano, ad esempio, si sta lavorando sulla possibilità di tenere aperti gli impianti natatori solo al pomeriggio. Anche Cremona e il resto del territorio potrebbero seguire questa strada. «Ci sono differenze, legate alle necessità delle società sportive, di cui ogni canottieri dovrà tenere conto – ha concluso Segalini –: in ogni caso l’obiettivo è comune per tutti. Il taglio dei consumi».
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