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L'EMERGENZA CARO ENERGIA

Cremona, Canottieri: in sette mesi la spesa di un anno intero

Salasso luce e gas: presidenti e direttori si interrogano, ma sarà inevitabile un autunno di tagli. Al San Zeno, da gennaio a luglio, esborso pari a quello di tutto il 2021. «Rischiamo di finire in ginocchio»

Elisa Calamari

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04 Settembre 2022 - 09:11

Cremona, Canottieri: in un solo mese la spesa di un anno intero

CREMONA - Stanno tenendo botta, forti di una solidità finanziaria che è frutto del lavoro di anni, della fiducia dei soci e di amministrazioni attente. Ma di fronte alle bollette da capogiro che hanno ricevuto lo scorso inverno e che sono ulteriormente aumentate durante l’estate, temono l’arrivo dell’autunno e dell’inverno 2022. Sanno che dovranno fare sacrifici: abbassare riscaldamenti, sospendere servizi, chiudere sale. Insomma, anche le società canottieri e sportive cremonesi rischiano di essere messe in ginocchio dai rincari energetici. Quella in arrivo, sono tutti concordi, non sarà una stagione semplice né paragonabile a quelle degli anni scorsi.

Giuseppe Milanesi (San Zeno)


«A luglio abbiamo già abbondantemente superato quanto speso in tutto il 2021 – dice Giuseppe Milanesi, presidente della società San Zeno –. E non di poco perché si tratta di 150 mila euro in più. I rincari sono iniziati nella primavera di un anno fa e quindi ben prima della guerra. Siamo di fronte, credo, anche a speculazioni. E abbiamo assistito ad ulteriori aumenti da giugno a luglio di quest’anno. La situazione è drammatica e mi chiedo come si potrà andare avanti, anche in considerazione del fatto che ancora non sappiamo come sarà il prossimo inverno. Penso poi alle famiglie, alle aziende, alle attività ricettive e commerciali: si rischia di assistere ad una catena di chiusure. Anche noi dovremo affrontare il problema durante la prossima assemblea di bilancio, con la consapevolezza che gravare sui soci vorrebbe dire andare a sommarsi a tutti gli altri aumenti che le persone stanno subendo in ogni campo: dalla spesa ai servizi. Il Covid è stata un’emergenza sanitaria molto complessa da gestire, ma questa emergenza forse è peggio: si rischia di dover arrivare a scegliere se scaldarsi o mangiare». Inevitabile ipotizzare sacrifici: «Come società dovremo capire cosa aprire e cosa no, la San Zeno per fortuna è economicamente solida ma temiamo molto il prossimo autunno. Anche perché c’è il rischio che arrivino ulteriori aumenti».

Pierangelo Fabris (Flora)

Pierangelo Fabris, presidente della canottieri Flora, attende la riunione di martedì convocata da Assocanottieri per discutere in primis dei rincari. Ma intanto già questa sera affronterà il tema con il suo consiglio: «Dovremo decidere quale strategia adottare, perché qualche provvedimento andrà preso per forza di cose. Ad esempio penso che anticiperemo la chiusura della piscina, che è riscaldata. I risparmi, poi, potrebbero riguardare qualche servizio sottoutilizzato durante l’inverno. O ad esempio potremmo valutare la concentrazione degli spogliatoi».

Andrea Cambiati (Dopolavoro Ferroviario)

Andrea Cambiati, direttore del Dopolavoro ferroviario di Cremona, spiega che per ora la situazione è sotto controllo e costantemente monitorata dalla società: «La stiamo gestendo ed è presto per valutazioni, in ogni caso ogni provvedimento sarà discusso e concordato con il Dlf nazionale».

Pierluigi Mazzolari (Baldesio)

Alla canottieri Baldesio, infine, il direttore Pierluigi Mazzolari spiega che si sta cercando di adottare tutte le strategie suggerite dal Governo per risparmiare: dagli orari di accensione all’attenzione sulle temperature. Ma potrebbe non bastare: «Come tutte le famiglie e realtà italiane stiamo subendo anche noi questi aumenti e sono stati talmente elevati da vanificare gli sforzi e le accortezze che tutti stiamo adottando. Anche noi attendiamo la riunione di martedì, per valutare ulteriori provvedimenti e per fare eventualmente massa critica, ma sappiamo che il problema è talmente generalizzato da rendere necessari interventi dall’alto».

ASSOCANOTTIERI: MARTEDI IL VERTICE

Martedì alle 18 i rappresentanti delle associazioni canottieri si ritroveranno per parlare di varie questioni e inevitabilmente, all’ordine del giorno, ci sarà anche il caro energia. Il presidente di Assocanottieri e presidente della Bissolati, Maurilio Segalini, spiega infatti che si naviga sulla stessa barca. Tutti alle prese con bollette cresciute in maniera esponenziale, con conseguenti riflessioni e sacrifici da valutare.

Maurilio Segalini,  presidente di Assocanottieri e presidente della Bissolati

«Per quanto riguarda il gas parliamo di bollette triplicate, per quanto riguarda la luce addirittura più che triplicate – spiega –. Noi più che prestare attenzione massima agli operatori sul mercato rimodulando o cambiando i contratti, non possiamo fare. E l’abbiamo fatto, cercando di stipulare contratti migliori per ridurre le spese». Ma non basta: «Credo che sarà difficile risolvere questo problema, servono interventi governativi. E intanto — annuncia Segalini — come Assocanottieri abbiamo convocato una riunione martedì, per parlarne tutti insieme a valutare il da farsi».

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