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LAVORO: LA FOTOGRAFIA

E adesso il posto fisso è sempre più un sogno

Il mercato in provincia sta tenendo: tutti i numeri, il nodo dei contratti e delle tutele. Sindacato preoccupato dal calo consistente dei rapporti a tempo indeterminato

La Provincia Redazione

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26 Giugno 2022 - 09:20

E adesso il posto fisso è sempre più un sogno

CREMONA - Le proroghe sono aumentate, passando dalle 1.016 del 2021 alle 1.307 del 2022, con un aumento del 28,6; le cessazioni sono passate dalle 2.492 unità del 2021 alle 3.593 del 2022, per un aumento del 44,2%; le assunzioni sono incrementate, passando dalle 2.827 del 2021 alle 3.599 del 2022, con un aumento del 27,3%; e con le trasformazioni aumentate dalle 223 del 2021 alle 451 nel 2022, pari ad incremento del 102,2%, ecco che il saldo fra assunzioni e cessazioni è leggermente positivo e segna + 6 assunzioni. Sono i numeri salienti dell’andamento del mercato del lavoro del mese di aprile in provincia, sulla base dello studio dei dati del sistema Sistal di Regione Lombardia.

I SETTORI

Servizi e commercio hanno un saldo positivo nelle assunzioni del 45,5%, con le cessazioni passate però dalle 1.438 del 2021 alle 2.080 del 2022, facendo segnare un aumento di ben 44,6%.

LE COSTRUZIONI

Registrano un calo delle assunzioni: 195 nel 2022 rispetto alle 231 del 2021. Le cessazioni sono aumentate e nel 2022 sono state 202 rispetto alle 174 del 2021. Il saldo fra assunzioni e cessazioni è negativo e segna -7 occupati.

L’INDUSTRIA

Ha visto una crescita degli avviamenti, passati dai 771 del 2021 ai 905 del 2022, con un aumento del 17,4%; ma sono aumentate anche le cessazioni, passate dalle 730 del 2021 alle 1.155 del 2022. Saldo negativo: - 250 assunzioni.

L’AGRICOLTURA

Ha riscontato una decrescita nelle assunzioni, che sono state 296 nel 2021, mentre nel 2022 erano state 272. Le cessazioni sono aumentate, passando da 150 a 156, pari ad un calo del 4%. Il saldo fra assunzioni e cessazioni è però positivo: +116 assunzioni.

LE TIPOLOGIE CONTRATTUALI

L’apprendistato riscontra un aumento delle assunzioni pari al 5,2%: da 116 unità nel 2021 a 122 nel 2022. Le cessazioni sono passate dalle 60 nel 2021 alle 93 del 2022 con un aumento del 55%. Le assunzioni con i contratti tempo indeterminato sono cresciute del 18,1%, passando dalle 681 del 2021 aelle 804 del 2022. Le cessazioni: da 853 a 987, con una crescita del 15,7%. Complessivamente, i contratti stabili hanno registrato una crescita nelle assunzioni pari all’8,6%, passando da 790 a 858, così come sono aumentate le cessazioni: + 11,6%, passando daelle 813 del 2021 alle 907 del 2022. Il saldo fra assunzioni e cessazioni nel 2021 ha prodotto -49 occupati. Questo a causa di un calo delle assunzioni con contratti a tempo indeterminato mentre i contratti di apprendistato sono aumentati di 29 unità.

I contratti flessibili presentano invece una crescita nelle assunzioni, che nel 2021 sono state 2.037 rispetto alle 2.741 del 2022, e anche le cessazioni sono aumentate del 60,0%, passando dalle 1.679 del 2021 alle 2686 del 2022. Le diverse tipologie di contratto flessibile hanno avuto il seguente andamento: le assunzioni con contratti di somministrazione sono cresciute da 511 a 724, con un aumento del 73,7%, e le cessazioni si sono ampliate passando da 593 a 1030. I lavori a progetto sono passati dai 30 del 2021 ai 17 del 2022, mentre le cessazioni sono aumentate da 12 a 20. Infine, le assunzioni nei contratti a tempo determinato sono passate dalle 1.496 del 2021 alle 2.000 del 2022, con un aumento del 33,7%. Così pure le cessazioni, passate dalle 1.074 del 2021 alle 1.636 del 2022. Dal confronto fra i contratti flessibili e risulta un saldo positivo di 55 assunzioni.

IN LOMBARDIA

Le proroghe segnano un aumento del 29,2% e così pure in provincia di Cremona, dove hanno visto una crescita pari al 28,6%. Le assunzioni a livello regionale sono cresciute del 27,3%, mentre nel Cremonese sono aumentate del 36,9%; le cessazioni a livello lombardo sono incrementate del 45,7% e nel territorio cremonese sono salite del 44,2%. Infine, le trasformazioni in Lombardia hanno segnato una forte crescita: 124,8%. Bene anche a Cremona, dove si è riscontrato un aumento del 102,2%.

«Dal confronto — spiega Dino Perboni, segretario organizzativo della Cisl Asse del Po — emerge come la provincia di Cremona sia in linea con quanto riscontrato a livello regionale. La situazione mostra una tenuta complessiva del mercato del lavoro; tuttavia, il dato preoccupante è il costante calo dei contratti a tempo indeterminato». La soluzione: «Per favorire un’occupazione stabile — la declina Perboni — occorre dare attuazione dei progetti di sviluppo territoriali condivisi, mediante il Pnrr, quali la digitalizzazione, l’implementazione delle energie alternative, la realizzazione di infrastrutture viabilistiche come il raddoppio ferroviario della Mantova-Cremona-Milano e l’autostrada Cremona-Mantova. E servono politiche di contenimento del costo dell’energia e di taglio del cuneo fiscale».

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