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Rotonda dei giardini, si rischia il «caso» politico

Viadana democratica vuole un dibattito pubblico in consiglio comunale

Andrea Setti

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asetti@laprovinciacr.it

29 Maggio 2022 - 11:25

Rotonda dei giardini, si rischia il «caso» politico

I giardini della Rotonda di Viadana sono ora un «caso» politico

VIADANA - La vicenda relativa alla gestione della Rotonda dei giardini rischia di diventare un «caso» politico. Il consigliere della lista di minoranza Viadana democratica, Roberta Alberini, ha presentato un ordine del giorno per il prossimo consiglio comunale chiedendo «di invitare a partecipare al pubblico dibattito i concessionari e il gestore, al fine di costruire una pubblica discussione incentrata sulla correttezza sulla trasparenza e sul miglioramento dei servizi. Si ritiene utile, infatti, affrontare in maniera esaustiva l’argomento affinché il consiglio comunale possa intervenire nel prossimo futuro nel caso perdurassero le problematiche sopra elencate, è inoltre di assoluto interesse conoscere eventuali richieste del concessionario utili al miglioramento dei servizi, che potrebbero produrre una futura ed eventuale modifica del contratto di concessione».

Chiaro, dunque, l’intento: fare in modo che da una discussione «a viso aperto» possa nascere soluzioni per un futuro meno tormentato per la struttura ricreativa cittadina. Ma non finisce qui. La Alberini, inoltre, chiede che l’amministrazione comunale «manifesti la regolarità dei pagamenti del canone di concessione; ricostruisca le motivazioni che hanno causato il mancato rispetto degli obblighi contrattuali e le eventuali richieste pregresse avanzate al Comune dai concessionari e dai gestori; dimostri richiami scritti, l’intervento amministrativo e l’impegno profuso per redimere le eventuali controversie; elenchi le eventuali richieste di penali applicate per i ritardi e per le mancate manutenzioni». E quest’ultimo pare essere un capitolo piuttosto dolente perché se si ravvisassero inadempienze da parte del concessionario o del gestore scatterebbero sanzioni che il proprietario dell’area, ovvero il Comune, dovrebbe applicare. Non senza scatenare prevedibili discussioni e polemiche.

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