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Adafa, ecco la Strenna: risorsa per la cultura

Presentato il volume dell’associazione che da 65 anni documenta storia, arte e letteratura

Luca Muchetti

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29 Dicembre 2025 - 20:38

Adafa, ecco la Strenna: risorsa per la cultura

Luciano Cortellini, Raffaella Martini e Patrizia Bernelich

CREMONA - È un nastro importante quello che taglia la Strenna dell’Adafa, la tradizionale pubblicazione dell’associazione culturale con sede in via Palestro, una delle più longeve realtà associative cittadine e una instancabile propugnatrice di mostre, incontri, concerti e, ovviamente, pubblicazioni di approfondimento come la storica strenna natalizia.

L'assessore Rodolfo Bona

«Ci stiamo muovendo in vista dei 100 anni di Adafa — ha spiegato il presidente dell’associazione Fulvio Stumpo — con qualcosa che rimanga tangibile per la città. In questi 65 anni Adafa non ha mai avuto problemi di qualità. I nostri saggi sono un punto di riferimenti per chi si occupa di cultura, non solo cremonese. Quest’anno Adafa ha organizzato 42 iniziative in collaborazione con molte altre realtà. È dovere, per chi fa cultura, occuparsi anche di attualità. Per questo stiamo istituendo una nuova commissione, che discuterà dei problemi della città, oltre a una commissione di critica storica».

Per la prima volta presentata dopo le festività del Natale e prima dell’ultimo dell’anno, la nuova edizione del volume raccoglie una serie di testi curati dal comitato di redazione insieme alla coordinatrice dei lavori, Françoise Fiquet. Nel libro ci sono Simona Bini con un contributo sulla chiesa di San Bassano, Fabrizio Bonali con un approfondimento sulla famiglia di speziali Ingiardi (tre generazioni che abbracciano un arco temporale compreso fra il 1722 e il 1901).

Il presidente Fulvio Stumpo 

Ci sono poi Giuseppe Bresciani, che indaga sul pittore Sante Legnani, attivo tra la fine del XVIII secolo e la prima metà del XIX, in precedenza esaminato solo in saggio di Mariella Morandi, Vincenzo Montuori con un saggio breve sulla poetica di Giancarlo Pandini, dando una nuova interpretazione dei componimenti del poeta scomparso nel 2007. Il critico d’arte Simone Fappanni ricorda invece il fotografo Carlo Capurso, scomparso nell’agosto del 2023, precipitando dalle montagne di Borno.

Ci sono poi Gianni Fasani, con uno scritto dedicato alle stampe di monumenti cremonesi in alcuni testi di architettura tedeschi e inglesi del XIX secolo, e poi Manuela Galli con una ricognizione sui simboli rivoluzionari e propaganda antifrancese a Cremona nel Settecento. A chiudere si trovano Raffaella Poltronieri, che con un saggio attribuisce a Giovan Battista Natali il ritratto di Isabella Magio Schinchinelli, contessa di Casalbuttano, erroneamente attribuito a Salomon Adler, pittore prussiano nato a Danzica nel 1630 e attivo negli ultimi anni del Seicento a Milano, città in cui morì nel 1709, e Manuela Riverso con un testo sul paesaggio italiano nella vita e nelle opere di Johanna Spyri, la scrittrice svizzera.

Il pubblico dell'Adafa

A presentazione conclusa, non poteva mancare la musica, con un concerto di Patrizia Bernelich al pianoforte, Luciano Cortellini alla fisarmonica e con il soprano Raffaella Martini. «Le Iniziative dell’Adafa — ha detto l’assessore Rodolfo Bona — arricchiscono un panorama culturale già molto ricco grazie a istituzioni e associazioni. Auguro all’Adafa di continuare così perché questo impegno ha molto significato per noi». Sono stati poi ricordati due soci scomparsi: Vittoria Rossini e Pierantonio Bonetti.

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