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ANNIVERSARIO SPECIALE

Adafa presenta la Strenna 2025: 65 anni di cultura e approfondimento

Lunedì 29 sarà svelata l’edizione che celebra sei decenni e mezzo di saggi di altissima qualità, spaziando da arte e storia alla poesia e alla fotografia. Dopo la presentazione seguirà un concerto e un brindisi

La Provincia Redazione

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27 Dicembre 2025 - 18:38

Adafa presenta la Strenna 2025: 65 anni di cultura e approfondimento

La mostra dedicata a Giorgio Mori nella sede dell’Adafa

CREMONA - Lunedì 29 alle 17 all’Adafa (Casa Sperlari, via Palestro) verrà presentata la Strenna 2025, pubblicazione che taglia il traguardo dei 65 anni. Il sodalizio ha preferito aspettare che passasse l’assembramento (che per fortuna dimostra la vivacità culturale della città) delle iniziative natalizie e scegliere una data nella quale Cremona sembra più ‘tranquilla’.

stumpo

«È la Strenna numero 65, e come sempre accade i numeri tondi hanno il loro fascino: rappresentano un traguardo, un momento di gioia ma anche di riflessione, un guardarsi alle spalle per seguire il percorso fin qui fatto, ma nello stesso tempo guardare avanti per comprendere se si è al passo con i tempi e come si possa migliorare ancora - spiega il presidente Adafa Fulvio Stumpo -. Sono problemi che affronteranno il consiglio e la redazione. Un problema che da 65 anni a questa parte l’Adafa non ha è la qualità dei saggi, e anche quelli della Strenna 2025 vanno nel solco dei contributi finora pubblicati. Sono tutti di altissima qualità, che trattano in modo approfondito e documentato i più disparati saperi: dalla storia all’arte, alla poesia, alla fotografia. Vengono passati al vaglio dal comitato di redazione, ma soprattutto dalla competenza della professoressa Françoise Fiquet, che ha coordinato i lavori».

Simona Bini tratta della chiesa di San Bassano con un approccio tecnico e storico che che incastona questa bellissima chiesa, quasi defilata, nel tessuto urbano di Cremona e fa scoprire come la storia non passa per forza dalla monumentalità. Fabrizio Bonali fa conoscere ai lettori la famiglia di speziali Ingiardi, ovvero tre generazioni che abbracciano un arco temporale di oltre due secoli, dal 1722 al 1901. È una famiglia di speziali cremonesi che Bonali colloca tra gli innovatori della farmacopea. Giuseppe Bresciani fa uscire dall’oblio un pittore poco conosciuto, Sante Legnani, spiegando che su di lui esiste solo un saggio di Mariella Morandi. Una delle principali ragioni di questo oblio va individuata nella discontinuità qualitativa della sua produzione artistica che si colloca tra la fine del XVIII secolo e la prima metà del XIX.

Il saggio di Vincenzo Montuori si concentra sulla poetica di Giancarlo Pandini, dando una nuova interpretazione dei componimenti del poeta scomparso nel 2007. Il ricordo di un amico dell’Adafa, il fotografo Carlo Capurso, è affidato al critico d’arte Simone Fappanni, che tratteggia ‘la mano sensibile’ del fotografo, scomparso tragicamente nell’agosto del 2023, precipitando da una delle sue amate montagne. Nella sua continua ricerca di stampe cremonesi, Gianni Fasani, il massimo esperto del settore, pubblica un saggio che testimonia il suo vastissimo campo d'azione: Stampe di monumenti cremonesi in alcuni testi di architettura tedeschi e inglesi del XIX secolo. Originale e inedito il saggio di Manuela Galli: Simboli rivoluzionari e propaganda antifrancese a Cremona nel Settecento. Un esempio di come spesso il potere utilizzi la libertà di stampa a fini propagandistici, ma poi non gradisca le critiche. Raffaella Poltronieri, con un saggio argomentato ‘oltre ragionevole dubbio’, attribuisce a Giovan Battista Natali il ritratto di Isabella Magio Schinchinelli, contessa di Casalbuttano, erroneamente attribuito a Salomon Adler, pittore prussiano nato a Danzica nel 1630 e attivo negli ultimi anni del Seicento a Milano, città in cui morì nel 1709. «L’Italia è un Paese benedetto dal Signore»: così scriveva Johanna Spyri (1827-1901) in una lettera del 31 dicembre 1883, indirizzata a Hedwig Kappeler, una cara amica di famiglia. E Manuela Riverso tratta del paesaggio italiano nella vita e nelle opere di Johanna Spyri, la scrittrice svizzera.

Dopo la presentazione del volume si terrà un concerto con Patrizia Bernelich al pianoforte, Luciano Cortellini alla fisarmonica e con il soprano Raffaella Martini. Seguirà un brindisi augurale.

La Strenna chiude un anno in cui l’associazione ha dato l’addio a due sue colonne: la pittrice Vittoria Rossini e il regista teatrale e fondatore di compagnie Antonio Bonetti, ma come sempre ne apre un altro. Il 2025 è stato caratterizzato da più di quaranta appuntamenti: concerti, presentazioni di libri, convegni, iniziative fatte in collaborazione con altri sodalizi o istituzioni: il Touring Club, la Società Storica Cremonese, l’Unuci, l’Assocanottieri, il Soroptimist, la Biblioteca Statale, l’Amministrazione provinciale, il Comune.

L’Adafa ha allargato i suoi interessi e nel 2026 darà vita anche a due nuove commissioni: quella Attualità e quella della Critica Storica, che affiancheranno quelle Artistica, Musicale, Letteraria, Dialettale, Fotografica, i cui programmi sono in fase di redazione.


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