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CREMONA CITTÀ DELLA MUSICA

«I dettagli e l’insieme per suonare con gioia»

Lo StradivariFestival si chiude all’MdV con l’Intonations Ensemble guidato da Danailova

Giulio Solzi Gaboardi

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15 Dicembre 2025 - 05:05

«I dettagli e l’insieme per suonare con gioia»

Albena Dainolova

CREMONA - L’edizione 2025 dello StradivariFestival si conclude con il consueto Stradivari Memorial Day, giovedì prossimo alle 21, all’auditorium Arvedi del Museo del Violino. A celebrare il grande liutaio cremonese nel giorno in cui si ricorda la sua scomparsa, l’Intonations Ensemble, guidato da Albena Danailova, la prima donna a ricoprire il ruolo di primo violino della mitica Filarmonica di Vienna.


Lei è la prima donna a ricoprire il ruolo di spalla nei Wiener Philharmoniker: cosa ha significato personalmente e professionalmente conquistare questo ruolo in un’istituzione così tradizionale?
«Sono stata profondamente felice e rimango tuttora onorata di aver avuto l’opportunità di guidare questa straordinaria orchestra. Sotto molti aspetti, ho potuto acquisire un’esperienza ampia e preziosa».

A proposito del suo impegno come Konzertmeister, quali sono oggi, secondo lei, le qualità più importanti per guidare un’orchestra come i Wiener?
«L’orchestra possiede un enorme potenziale di sviluppo. È essenziale preservare e trasmettere lo stile esecutivo tradizionale che la distingue da tutte le altre, affrontando al contempo in modo costruttivo le nuove tendenze. In questo senso, il ruolo del Konzertmeister è fondamentale».

La Filarmonica di Vienna vanta forse il suono più prestigioso al mondo. Qual è il segreto?

«Non lo definirei un segreto: è piuttosto una combinazione di molti elementi, come la serietà e la sincerità nel fare musica, una sensibilità sia per il dettaglio sia per l’insieme, una grande esperienza di musica d’insieme e, cosa molto importante, l’ascolto attento. E bisogna anche provare gioia nel farlo».

In un’orchestra così connotata sotto il profilo sonoro, come si riesce a conservare la propria identità di musicista?
«Il vero suonare d’insieme è possibile solo quando tutti condividono un profondo senso dell’idea di fondo; solo allora ogni voce individuale è davvero benvenuta. Se ci limitassimo semplicemente ad allineare le arcate e a suonare le note nella stessa direzione e in perfetta conformità, qualsiasi intelligenza artificiale potrebbe farlo meglio».

Suonerà un violino Antonio Stradivari ex Hämmerle 1709 di proprietà della Banca Nazionale Austriaca. Che valore ha, per lei, suonare questo strumento nel luogo dove è stato realizzato e nel giorno che ricorda l’anniversario del suo costruttore?
«Sono davvero emozionata che questo stia accadendo, ed è anche la mia prima visita in questa città così rinomata. Spero che il geniale Antonio Stradivari, che per secoli ha donato ai musicisti i suoi straordinari strumenti, possa continuare a vivere attraverso i suoi ‘figli’ — i suoi strumenti — finché la musica classica verrà eseguita su questo pianeta».

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