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AL MUSEO DEL VIOLINO

Musica e impegno sociale: Yuki Serino incanta al StradivariFestival

La giovane violinista si è esibita con l’Orchestra Femminile del Mediterraneo, diretta da Antonella De Angelis, in un programma dedicato all’Agenda 2030 dell’Onu

Luca Muchetti

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redazioneweb@laprovinciacr.it

04 Dicembre 2025 - 10:20

Musica e impegno sociale: Yuki Serino incanta al StradivariFestival

L’Orchestra Femminile del Mediterraneo

CREMONA - Musica e impegno sociale ieri sera all’auditorium Arvedi del Museo del Violino per uno degli appuntamenti più giovani e originali della rassegna StradivariFestival. A un anno di distanza dal successo riscosso in occasione del concorso di violino Città di Cremona, Yuki Serino, violinista diciannovenne di straordinario talento, è tornata in città per uno speciale concerto in compagnia dell’Orchestra Femminile del Mediterraneo, diretta da Antonella De Angelis.

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Yuki Serino, violinista diciannovenne di straordinario talento

Un programma assolutamente classico quello della serata, per dare vita a un progetto musicale ispirato all’Agenda 2030 dell’Onu: una chiamata ad adottare e rafforzare politiche concrete per la promozione dell’eguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne. Compositrici e Compositori a confronto - questo il titolo del concerto - è stato una passeggiata fra autori che vengono identificati con la grande musica classica per definizione, come Mozart, e autrici che molto più di rado capita di incontrare nei programmi delle sale da concerto di tutto il mondo, come Laura Sirmen e Constance Warren.

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La direttrice Antonella De Angelis

De Angelis - annoverata tra le più interessanti direttrici della sua generazione dal maestro Donato Renzetti - ha guidato alla bacchetta una compagine interculturale che nasce come spazio privilegiato in cui artiste di varie nazionalità condividono l’arte divulgando obiettivi quali pace, cultura, educazione. La scelta di richiamare il Mediterraneo è dettata dal desiderio di sottolineare l’estrema diversità culturale del bacino in cui vi sono Paesi che ancora non riconoscono pari dignità alle donne e possibilità di esprimere liberamente i propri talenti.

Serino, nata a Roma nel 2006, e attualmente frequentante il Pre-College presso il Mozarteum di Salisburgo sotto la guida di Pierre Amoyal, si è cimentata così in una scaletta multiforme e ricca di sorprese raggiungendo l’orchestra per eseguire buona parte delle composizioni in scaletta.

Del genio di Salisburgo si ascolta la Sinfonia n. 15 in sol maggiore K 124 per 2 oboi, 2 corni, archi (1772), nel quale si avverte con evidenza uno studio più attento dello sviluppo strumentale inserito in un gioco contrappuntistico di maggiore elaborazione della forma sinfonica, nel rispetto di certe caratteristiche di linguaggio presenti nella scuola viennese.

Fanno seguito il Concerto n. 2 in do maggiore per violino, 2 oboi, 2 corni, archi di Sirmen, compositrice, violinista, cantante italiana nata da una famiglia aristocratica caduta in miseria e, all’età di otto anni, iniziata agli studi presso un orfanotrofio veneziano. Intraprese più tardi, con il marito musicista, tournée europee di successo.

Si è passati poi alla Melodia elegiaca n. 1 op. 34 Hjertsar di Edvard Grieg, massimo esponente della musica nazionale norvegese. Molto popolare, cavalcò l’onda del nazionalismo, portando qualcosa di nuovo nella musica con una tecnica compositiva melodicamente raffinata. Heather Hill per orchestra d’archi (1929-32) ha spostato invece le coordinate sull’Inghilterra, dove Constance Warren visse fino al 1984.

A chiudere la serata sono altre due partiture: la Sinfonietta per archi (1935) della polacca Grazyna Bacewicz e il Concertino per violino e orchestra d’archi op. 42 (1948) di Mieczyslaw Weinberg. La prima fu una eccellente pianista, violinista e compositrice polacca, si formò al Conservatorio di Varsavia, a Parigi con Nadia Boulanger per la composizione e con André Touret e Carl Flesch per il violino. Negli anni ’30 fu la prima violinista dell’Orchestra della Radio Polacca. Nel 1950 il suo Concerto per orchestra d’archi vinse il Premio Nazionale.

Weinberg fu invece un compositore sovietico di origine polacco-ebraica, che durante la seconda guerra mondiale fu costretto a fuggire in Russia. È considerato uno dei compositori sovietici di maggior successo del secolo scorso insieme a Prokofiev e Shostakovich.

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