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CREMONA. ARTE

Sofonisba e il mare nello sguardo di Montani

Presentato il romanzo biografico dedicato alla pittrice. L’autrice: «Non ho inventato la sua storia, ho solo dato voce ai suoi silenzi»

Luca Muchetti

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11 Novembre 2025 - 20:56

Sofonisba e il mare nello sguardo di Montani

Paolo Gualandris, Chiara Montani, Rodolfo Bona ed Emi Mori

CREMONA - Una donna resiliente, ma dal temperamento risoluto, con un animo che ribolle. È il ritratto che emerge dal romanzo biografico di Chiara Montani Il destino di Sofonisba (edizioni Neri Pozza), presentato oggi nel corso dell’incontro organizzato da Cremona Musei nella sala dei Quadri del Palazzo comunale con una conversazione con Paolo Gualandris, direttore del quotidiano La Provincia di Cremona, e le letture tratte dal volume a cura di Emi Mori.

«Come sempre cerco di non discostarmi dalla realtà dei documenti - ha spiegato l’autrice -, mi sono inserita nei numerosi buchi della vita di questa donna. Non ho inventato sulla trama, ma solo negli spazi sconosciuti della sua storia. Quando affronto un romanzo, mi piace raccontare una storia in un altro tempo. La storia deve essere una vera macchina del tempo capace di restituire dettagli sensoriali. Sofonisba mi ha fatto vedere il mondo attraverso il suo sguardo. Si tratta di una donna resiliente capace di essere figlia amorevole e poi dama di compagnia e insegnante d’arte della regina Isabella, quindi moglie di un nobile siciliano di cui non si sa troppo. Dalla sua biografia si intuisce un temperamento che ribolle».

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Il suo voler diventare una pittrice si trasforma, quando va in sposa a Fabrizio Moncada, in un fiero «sarò sempre una pittrice», anche quando la professione d’artista inizia a confliggere con i cliché di genere che popolano la mente del nobile marito. Altri passi verso orizzonti in quel tempo inediti per una donna. E poi un altro snodo, una vita diversa ancora, stavolta da vedova, mentre il nome di Sofonisba da tempo è già entrato nella storia dell’arte.

Spesso, nel libro, sono i dipinti di Sofonisba a funzionare da spunti narrativi per Montani e non solo i coni d’ombra della biografia documentata. Come il ritratto della sorella in abiti da novizia, o il celebre Gioco a scacchi, nel quale la pittrice ritrae tre sue sorelle, o il ritratto della madre Bianca Ponzoni Anguissola. Rappresentazioni che diventano una mappa emotiva e psicologica utile alla narratrice per immaginare rapporti e dinamiche relazionali in famiglia. Ad aprire e a chiudere il libro è un panorama marino: «È il mare che porta Sofonisba dall’una all’altra delle sue molte vite. Prima verso la Spagna, poi verso la Sicilia e poi di nuovo verso Cremona senza però arrivare mai. Il mare è il trait d’union fra le molte vite di Sofonisba: l’ho immaginata incantata da queste visioni e profumi».

«Chiara Montani - ha detto Gualandris - ha la capacità originale di entrare nella psicologia dei personaggi che racconta. Ha una visione pedagogica anche del suo lavoro, una visione che si tramuta in bellissimi libri. In questo prende in considerazione non l’intera esistenza di Sofonisba Anguissola, ma la parte forse decisiva della rivoluzione di Sofonisba. È un libro che inizia e finisce su un veliero che riporta l’artista verso casa. Una biografia romanzata di una donna che ha la certezza di aver conquistato la propria libertà».

L’appuntamento faceva parte di Donne per l’arte - Conversazioni sulla figura di Sofonisba Anguissola, una rassegna di incontri per approfondire la figura dell’artista cremonese a 400 anni dalla scomparsa, ed era inserito nel calendario locale di Bookcity. Domani alle ore 17 sempre nel salone dei Quadri - come ricordato ieri dall’assessore Rodolfo Bona -, gli appuntamenti continuano con Sofonisba Anguissola: il coraggio del talento al femminile. Relatori: Chiara Montani, Cecilia Gamberini, Claudio Ardigò, Alfio Nicotra. Il convegno è organizzato dal liceo Sofonisba Anguissola con il patrocinio del Comune.

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