L'ANALISI
12 Ottobre 2025 - 11:54
VILLANOVA SULL'ARDA - Giuseppe Verdi l’ha acquistata nel maggio del 1848 e lì è rimasto a vivere per circa cinquant’anni, prendendosi cura anche del grande parco che è arrivato a occupare 700 ettari. Stiamo parlando della maestosa dimora di Sant’Agata (da qualche anno ribattezzata Sant’Agata Verdi proprio in onore del grande compositore) che ieri è stata eccezionalmente aperta al pubblico, in occasione delle Giornate FAI d’autunno. Un regalo inatteso, che sarà replicato quest’oggi e che è stato fortemente voluto anche dalla nuova proprietà dell’immobile: lo Stato. La villa è stata acquistata dopo un lungo contenzioso giudiziario ed è in fase di recupero.
Le delegazioni FAI di Piacenza e di Monticelli d’Ongina hanno accolto i visitatori, numerosi fin dal mattino. Basti pensare che fra le 10 e mezzogiorno oltre 250 persone si sono presentate al cancello della villa. A tutti è stata fatta subito una raccomandazione, che la Soprintendenza di Parma e Piacenza ha rinnovato con frequenza anche agli operatori dell’informazione: fotografie e riprese vietate all’interno, in quanto «si tratta di un’area in parte ancora a stato di cantiere».
A fornire qualche immagine autorizzata è stato proprio il FAI, ma ciò che registrano gli occhi è senza dubbio più grandioso. Passeggiando in gruppetti nelle sale chiuse al pubblico da ormai tre anni, è stato possibile vedere il celebre cilindro nero e i guanti bianchi del maestro, poi il suo pianoforte, la sala da biliardo, la grandiosa libreria. Fino alla stanza della moglie Giuseppina, con letto a baldacchino e drappo verde, dove si notano anche i ritratti degli animali domestici di famiglia: un cagnolino e un pappagallo. Negli ampi spazi della dimora ci sono anche Vittoria, Landau, Phaeton e Coupé: le carrozze della famiglia Verdi, restaurate alcuni anni fa.
«La grande risposta della gente – ha commentato ieri Emanuele Emani, vicesindaco di Villanova – è un chiaro segnale della necessità di velocizzare la manutenzione necessaria e la successiva riapertura. Un bene di così grande importanza deve essere sempre aperto al pubblico». Intanto, per scoprire di più sulla villa e sul suo bellissimo parco, c’è tempo ancora oggi: fino alle 17, con ultimo ingresso alle 16. Per il futuro, invece, non resta che confidare nelle recenti parole del ministro Alessandro Giuli: «Su Verdi ci prepariamo a darvi molte soddisfazioni, perché lavoreremo sugli itinerari verdiani, quindi da Villa Verdi fino a Busseto e ad altri luoghi in cui la vita del maestro si è dispiegata in tutta la sua grandezza – ha detto a margine di un’inaugurazione a Parma. Daremo un’offerta integrata di cultura verdiana che non sia circoscritta alla villa, su cui pure abbiamo appena stanziato diversi milioni di euro».
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