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IL SUONO DI CREMONA

Messaggio di pace sulle ali della musica

La Banda nazionale dei carabinieri all’MdV per la donazione del violino di Confartigianato

Rebecca Loffi

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23 Settembre 2025 - 23:46

Messaggio di pace sulle ali della musica

Lo svelamento del violino Suono d’Italia con Sambataro, Trabucchi e Napolioni. A sinistra Anastasiya Petryshak e Marco Granelli (©FOTOLIVE/Francesco Sessa)

CREMONA - Un violino speciale, simbolo di quella «coesione, disciplina e capacità di lavorare in gruppo» care sia all’Arma dei carabinieri che al mondo dell’artigianato. Ecco Suono d’Italia, lo strumento realizzato a più mani da otto maestri liutai professionisti aderenti a Confartigianato Imprese Cremona, destinato, in particolare, alla prestigiosa Banda nazionale dell’Arma.

L’iniziativa è stata concepita dal colonnello Paolo Sambataro, comandante provinciale dei carabinieri di Cremona, in sinergia con il maestro liutaio Stefano Trabucchi, presidente di Confartigianato Cremona e figura di spicco della liuteria internazionale.

A celebrare la consegna di Suono d’Italia, è stato il concerto della Banda musicale dei carabinieri, che si è tenuto questa sera all’auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino. Diretta dal colonnello Massimo Martinelli, la formazione si è esibita davanti a una platea gremita di autorità, rappresentanti istituzionali e del mondo artigiano.

Presenti, il generale di Corpo d’armata Riccardo Galletta, comandante dell’interregionale Carabinieri Pastrengo, e il generale di Divisione Giuseppe De Riggi, comandante della Legione Carabinieri Lombardia. Accanto a loro, la dirigenza di Confartigianato, con il presidente nazionale Marco Granelli, e numerosi rappresentanti di categoria.

In sala, anche non poche autorità istituzionali, tra cui la vicesindaca Francesca Romagnoli, il presidente del Consiglio comunale Luciano Pizzetti e il vescovo di Cremona, monsignor Antonio Napolioni.

«La Banda musicale dell’Arma, che getta le sue radici addirittura nel 1831, è ad oggi interprete efficace di ampi repertori, conquistando il plauso dei critici più esigenti», ha spiegato Eleonora Busi che ha condotto la serata.

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In apertura, il saluto del colonnello Sambataro, che ha rievocato il sacrificio di Salvo D’Acquisto, di cui proprio oggi ricorreva l’82° anniversario della morte. Un richiamo potente allo spirito di servizio e al senso di giustizia, incarnati dall’Arma dei carabinieri.

A porgere i propri saluti, anche il presidente Granelli e il maestro liutaio Stefano Trabucchi, che ha ricordato il percorso congiunto che ha consentito a Suono d’Italia di venire alla luce.

La realizzazione dello speciale violino è nata dalla collaborazione di Trabucchi e di altri sette tra i più rinomati liutai cremonesi: Alessandro Commendulli, Stefano Conia, Stefano Conia ‘il giovane’, Davide Negroni, Marco Nolli, Daniele Tonarelli e Andrea Varazzani. Accolto dagli applausi della platea e benedetto da monsignor Napolioni, il violino Suono d’Italia è stato quindi donato al maestro Martinelli.

A farne vibrare le corde, la virtuosa violinista Anastasiya Petryshak, famosa in tutto il mondo e, dal 2010, anche partner artistica del tenore Andrea Bocelli. Con intensità e raffinatezza, Petryshak ha accompagnato la Banda nazionale dell’Arma, dando forma a un ampio e coinvolgente repertorio: dalla Méditation di Massenet sino ad Astor Piazzolla. Con l’auspicio - ricordato anche dal presidente Granelli - che Suono d’Italia possa contribuire a realizzare quella che è tra le funzioni più importanti e più pure della musica: diventare messaggero di ‘speranza’, diffondendo «bellezza e armonia» in un momento storico in cui il mondo, scosso da conflitti e da violenze, ha un «urgente bisogno di pace».

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