L'ANALISI
20 Giugno 2025 - 10:56
Il violoncello 1700 Stauffer - ex Cristiani di Stradivari in primo piano nello Scrigno dei Tesori dell’MdV. Nel riquadro, Rocco Filippini con lo Stauffer al rientro a Cremona
CREMONA - «Il violoncello Stradivari di Becker, che appartenne alla Cristiani, è uno dei migliori, e non ve ne sono di più belli per colore né per la qualità del legno»: lo scrive nel 1894 Arthur Hill, uno dei componenti della leggendaria casa londinese di liuteria, restauro ed expertise. Ma lo strumento - realizzato nel 1700 - non è solo tra i più rari e preziosi tra quelli usciti dalla bottega di Stradivari. La storia di Lisa Cristiani, la sua proprietaria più celebre, è affascinante e struggente. Dal 2005, lo strumento è tornato a Cremona grazie alla Fondazione Stauffer che all’epoca lo ha acquistato per circa quattro milioni di euro.
Ora, lo Stauffer ex Cristiani, esposto prima in Comune e poi al Museo del Violino, sarà sottoposto a un «intervento di manutenzione straordinaria». «Alcune crepe sulla tavola armonica, già riparate nei secoli scorsi - spiega Riccardo Angeloni, conservatore del museo - tendono periodicamente a cedere, richiedendo di volta in volta interventi mai del tutto risolutivi, non sostenibili a lungo termine. Al fine di intervenire in maniera duratura nel tempo, sarà necessario lo smontaggio della tavola armonica, eventualità che permetterà di agire, inoltre, su alcune problematiche conservative che interessano la cassa dello strumento e sono state oggetto di monitoraggio negli scorsi anni. Il progetto interesserà anche l’opacizzazione di alcune zone della vernice, dovuta alla presenza di una cera protettiva alterata, la tastiera e la messa a punto».
L’intervento, a cura di Bruce Carlson, supportato dallo stesso Angeloni, sarà occasione di accrescere la conoscenza di questo capolavoro della liuteria cremonese, anche grazie alla collaborazione con il Laboratorio Arvedi di Diagnostica Non-Invasiva del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia e il Musical Acoustic Lab del Politecnico di Milano, con i quali sono in programma una serie di approfondimenti scientifici. Il laboratorio di restauro verrà allestito in una sala del museo non accessibile al pubblico, con attrezzature in parte messe a disposizione dal Corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro di Beni Culturali del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia, unico in Italia dedicato agli strumenti musicali e gli strumenti scientifici.
«Il restauro è momento di riflessione interdisciplinare – osserva Virginia Villa, Direttore Generale della Fondazione Museo del Violino - e a Cremona è ormai radicato un intero sistema di professionalità che permette di attuare questa moderna visione della disciplina e operare su un patrimonio unico al mondo rispettando i più alti standard».
«La Fondazione Stauffer - commenta il presidente Alessandro Tantardini -, ben conscia del valore culturale che il violoncello rappresenta, ha condiviso, per quanto di sua competenza, l’intervento proposto, grazie al quale lo strumento potrà essere utilizzato, seppure con le dovute cautele, in occasione di importanti eventi musicali, così come gli altri preziosi strumenti di proprietà della Fondazione custoditi presso il Museo del Violino nello Scrigno del Tesori. Ricordo che l’articolo 2 dello statuto della Fondazione recita: ‘Per il raggiungimento dei suoi fini la Fondazione dovrà favorire nella città di Cremona, l'insegnamento della liuteria classica, degli strumenti ad arco, della storia della musica e della musicologia in genere; nonché il risorgere dell’arte della costruzione dei violini e degli strumenti ad arco’. Auspico pertanto che la comunità dei liutai cremonesi possa beneficiare delle conoscenze che si acquisiranno durante l’intervento, che, come Fondazione, intendiamo documentare con la realizzazione di un intervento audiovisivo che testimoni non solo valore dello strumento storico, ma che racconti anche l’importanza e la vivacità della comunità di liutai della nostra città».
Il violoncello Stauffer, Ex-Cristiani rappresenta forse il primo passo all’interno del percorso evolutivo che a partire dai bassi di grandi dimensioni, retaggio della tradizione di ambito ecclesiale, caratteristici della prima produzione del maestro cremonese, porterà all’ideazione della Forma B, modello che si stabilisce come lo standard moderno per la produzione di violoncelli. Il meraviglioso basso, che colpisce per la superba qualità del legno e per la spessa vernice di colore rosso bruno su fondo dorato, porta i nomi della Fondazione proprietaria e di Lisa Cristiani, virtuosa del violoncello morta venticinquenne nel 1853. Lisa è stata una meteora nella storia della musica ma in pochi anni è riuscita a entusiasmare il pubblico di mezza Europa.
A lei si deve probabilmente la diffusione del puntale, indispensabile alle donne dell’epoca per potere suonare il violoncello senza allargare troppo le gambe. Per lei Mendelssohn ha scritto la sua Romanza senza parole in Re Maggiore op. 109, a lei Frederick VII di Danimarca conferisce il titolo di ‘Chamber Virtuosa’. Nata nel 1827, nel 1852 è a Kiev ed è protagonista di una serie di concerti con Adrien-François Servais. Due anni dopo inizia un tour in Siberia, diretta verso la penisola Kamchatka Peninsula, zona selvaggia e vulcanica. È una storia alla Fitzcarraldo, quella di Lisa, ed è una storia che finisce male. Nel 1854, mentre è a Tobol’sk - non lontano c’è Ekaterinburg, il villaggio in cui verranno esiliati e uccisi i Romanov - Lisa si ammala di colera e muore, due mesi prima di compiere 26 anni.
Oltre al violoncello ex Cristiani, sono di proprietà della Stauffer anche il violino Stauffer di Giuseppe Guarneri del Gesù del 1734, il violino di Enrico Ceruti del 1868, la viola Stauffer. Nello Scrigno dei Tesori questi strumenti sono esposti insieme ai capolavori delle Collezioni Civiche Liutarie del Comune di Cremona e della Collezione Arvedi Buschini. Durante il restauro, la fruizione digitale dello strumento si arricchirà della pubblicazione su Spotify delle prime tracce di The voice of Stradivari. Romantic Encores, raccolta di brani virtuosistici composti o trascritti da celebri violoncellisti, eseguiti da Giovanni Gnocchi e dal pianista Alessandro Stella. Il cd, inciso in auditorium Giovanni Arvedi, è pubblicato da MV Cremona e sarà disponibile nel giro di poche settimane.
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