L'ANALISI
06 Maggio 2025 - 12:44
Il duo Eva & Franco Mattes (©Melania Dalle Grave)
CREMONA - «Ma come! Questa non è arte! Avrei saputo fare anch’io e forse meglio!». Quante volte davanti a un’opera di arte contemporanea che lascia perplessi lo abbiamo pensato, e magari pronunciato, lasciandocelo sfuggire. Avvicinarsi e capire l’arte contemporanea non è sicuramente un’impresa semplice, è un viaggio continuo di innovazione ed espressione, specchio della società in cui viviamo. Può piacere o non piacere, può essere bella o brutta a nostro giudizio.
Imparare a decifrarla ci fornirà una sorta di cartina al tornasole che racconterà tantissimo e si rivelerà molto utile: l’arte contemporanea, in fondo, siamo noi e possiamo iniziare a conoscerci meglio e conoscere il mondo già a partire dal 24 maggio (fino al 2 giugno) in occasione di Cremona Contemporanea Art Week, rassegna dedicata alle arti visive che, attraverso installazioni, mostre, incontri ed eventi, trasforma la città in punto di riferimento per la sperimentazione e la cultura promuovendo il dialogo tra l’arte contemporanea e il patrimonio storico-artistico cittadino. Il format, già sperimentato nelle due edizioni precedenti, ha avuto e ha il merito di valorizzare gli spazi urbani, anche quelli meno noti, attraverso un’articolata mappa di interventi artistici diffusi. La direzione artistica è di Rossella Farinotti.
Cuore della rassegna è l’interazione tra i luoghi della città e le opere dei venti artisti selezionati per questa edizione: Ludovica Anversa, Trisha Baga, Michaël Borremans, Arianna Carossa, Daniele Costa, Roberto Cuoghi, Olivia Erlanger, Irene Fenara, Stina Fors, Maximo Gonzalez, Emilia Kina, Giulia Maiorano, Edoardo Manzoni, Eva & Franco Mattes, Luca Monterastelli, Giovanni Oberti, Marta Pierobon, Andrea Romano, Vedovamazzei, Angharad Williams. Nomi importanti attivi sulla scena internazionale, diversi tra loro per generazione e approccio, che per dieci giorni animeranno la rassegna con progetti espositivi di alta qualità – tra installazioni site-specific, dipinti, sculture, video, performance e arte partecipativa – in dialogo con i luoghi che li accoglieranno in un percorso diffuso in tutta la città.
Dalle sedi conosciute fino agli angoli più nascosti, il centro cittadino si apre all’arte mentre la mappa di Art Week 2025 si snoda attraverso diciannove luoghi tra palazzi storici, piazze, musei, luoghi di culto, teatri, laboratori e spazi in disuso. Un’occasione unica per scoprire il nostro ricco patrimonio storico-artistico partendo dalle tappe divenute ormai parti integranti e consolidate della manifestazione tra cui palazzo del Comune, Battistero, Museo archeologico San Lorenzo, palazzo Zaccaria Pallavicino - FasArchitetti, palazzo Fodri, chiesa del Foppone, cinema teatro Filo, palazzo Vidoni, RobolottiSei, palazzo Affaitati e palazzo Raimondi.
Tra le novità della terza edizione spiccano due luoghi suggestivi che apriranno per la prima volta al pubblico: la Chiesa di San Francesco - ex Ospedale Maggiore, spazio dismesso all’inizio degli anni ‘70 e oggi incluso nel progetto comunale di rigenerazione urbana Giovani in centro e il Camposanto dei Canonici, importante testimonianza storico-artistico che conserva preziosi mosaici dell’XI secolo.
A questi si aggiungono il parco di Porta Mosa, resti dell’unica porta di accesso alla città oggi esistente; palazzo Schinchinelli Martini con splendidi affreschi e stucchi settecenteschi; il palazzo della Carità, oggi sede della Fondazione Città di Cremona e la storica pasticceria Lanfranchi di via Solferino. Anche le vetrinette dei portici di galleria XXV Aprile e il grande cartellone pubblicitario di via Mantova diventeranno parte di Cremona Contemporanea Art Week 2025, trasformandosi in spazi espositivi inediti. A dimostrazione di come l’arte riesca a superare i confini tradizionali per coinvolgere il pubblico, uscendo dai luoghi canonici e intrecciandosi con il tessuto urbano senza soluzione di continuità.
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