Il debutto di Amanda: la forza nella fragilità

CREMONA -  Quando le canzoni sono un affare di famiglia. La cremonese Amanda Roberts ha appena pubblicato il suo primo singolo A volte niente, già inserito nella New Music Friday di Spotify, Amanda è sorella di Edwyn Roberts, nome notissimo nel mondo del pop italiano e autore per alcuni dei cantanti di maggiore successo (fra le innumerevoli collaborazioni, basterà ricordare quella con Diodato, che nel 2020 valse la vittoria al Festival di Sanremo).

A volte niente è il primo frutto della collaborazione fra i due insieme a un team tutto cremonese composto da Ayoub Saqrane, Sara Bernasconi, Tommaso Michelini. Nata nel 2001, figlia di un padre liutaio e di una madre insegnante di canto ed ex voce del coro polifonico nazionale argentino, Amanda - che oltre a cantare suona violino, pianoforte e chitarra - ha spiegato che sono stati gli ultimi due anni e mezzo, e un incontro fortunato con due giovani artisti cremonesi (l’autrice Martina Bolzoni e il produttore Pietro Bagni in arte Vago XVII) a creare il clima ideale per una crescita artistica e alla messa in cantiere di una serie di singoli di cui A volte niente è solo il primo capitolo. La canzone è prodotta dal fratello e vede Bolzoni come autrice e racconta l’essenza di un rapporto che vede nel rispetto delle fragilità e nella custodia dei propri segreti la chiave per essere forte e vincente. Il progetto decide di nascere in maniera indipendente e la promozione è stata curata attraverso l’utilizzo di reel, post e promozioni su Instagram, visual, TikTok e videoclip.

«Ho sempre pubblicato canzoni su Instagram, ma non avevo mai pensato di cimentarmi. Alcuni ragazzi tempo fa mi avevano contattata proponendomi di scrivere come autrice per un rapper e altri progetti cremonesi. Ho iniziato a lavorare nello studio di Vago XVII, il quale mi ha chiesto se non avevo progetti per me. È stato lui a farmi conoscere Martina. Noi tre abbiamo iniziato a lavorare», dice. I primi pezzi attirano l’interesse di Edwyn, il quale diventa produttore di questa canzone d’esordio. «Per me Edwyn è sempre stato un riferimento a livello musicale- sostiene Amanda, 23 anni -, molti pezzi suoi li ho sentiti nascere. Aver iniziato da sola con altre due persone estranee a lui, mi ha permesso di sviluppare uno stile personale. Mi dà molto spazio, alcuni pezzi sono scritti solo con Martina. Lo scambio è molto equilibrato. Essere fratelli in certi casi gioca in nostro favore, perché possiamo essere più sinceri fra noi quando siamo in disaccordo. Ci piace quello che ciascuno dei due scrive, ma se qualcosa non convince ce lo diciamo senza problemi. Per me è stata una messa alla prova perché i suoi ritmi sono molto alti. Non sono mai stata per esempio dieci ore di fila in studio. È una visione lavorativa che mi ha fatto molto crescere. Siamo comunque molto in linea». Altri due brani usciranno entro settembre, anche questi avranno una parte introspettiva importante anche se connotati da sonorità più estive. Il tratto emotivo però - anticipa Amanda - rimarrà in sintonia con il primo pubblicato».

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