L'ANALISI
15 Febbraio 2025 - 10:05
Da sinistra Laura Valcarenghi, Margherita Pagani, Valeria Leoni, Francesco Faldi, Lara Malvassori e Alberto Bugar
CREMONA - Le fonti come un prezioso strumento all’interno di un’unità didattica. Una proposta formativa che è stata condivisa attraverso il lavoro svolto dalla professoressa Margherita Pagani, nell’esperienza avuta nel corso dello scorso anno scolastico con la classe terza media dell’istituto Ferrari di Castelverde. L’incontro si è svolto ieri pomeriggio nella sede dell’Archivio di Stato di Cremona: sono intervenute anche la dottoressa Valeria Leoni, direttrice dell’Archivio di Stato e la professoressa Laura Valcarenghi, referente didattica della storia, dell’ufficio scolastico territoriale di Cremona.
L’illustrazione dell’uso laboratoriale delle fonti ha avuto come esempio l’unità didattica che ha coinvolto gli studenti prendendo spunto da lettere e componimenti poetici di Leo Cesari, prigioniero cremonese nel campo di Cellelager in Germania.
«Grazie a Leoni e ai suoi colleghi – ha spiegato Pagani – ho potuto conoscere i documenti di questo soldato, con un suggerimento arrivato durante una mia ricerca che in realtà era partita dalla Seconda Guerra Mondiale».
Il lavoro ha permesso la costruzione di un percorso trasversale grazie alla interdisciplinarietà tra letteratura, storia ed espressione artistica. Pagani ne ha sottolineato diversi aspetti, dagli obiettivi di apprendimento dell’attività didattica, ai metodi e strumenti, ai ruoli nei vari gruppi, alle strategie di sviluppo. Sono stati mostrati inoltre alcuni esempi dei lavori svolti dai ragazzi.
«Da questo esempio di uso laboratoriale – ha sottolineato Leoni – è emerso come i documenti conservati in Archivio di Stato con una dimensione locale siano in realtà un collegamento alla storia nazionale. Questo è un ruolo che l’Archivio può svolgere, dando supporto ai lavori didattici».
L’obiettivo dell’incontro è stato proprio quello di «di offrire molti spunti – ha spiegato Valcarenghi, che ha presentato occasioni e contributi sul tema della didattica della storia – sui quali decidere di lavorare in base alle specifiche esigenze. L’idea dell’Ufficio scolastico è inoltre di cercare di creare una rete di insegnati e scuole interessate, sollecitando alla collaborazione gli enti a questi percorsi didattici».
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