L'ANALISI
15 Febbraio 2025 - 08:20
CREMONA - L’uomo al centro del sapere, le scienze umane come veicolo di civiltà: è questo lo spirito che guida le iniziative per il 160° della nascita del liceo Manin, da sempre nell’ex collegio dei Gesuiti, per chi ha superato i cinquanta, la scuola dello scalone. Oggi inaccessibile. Quelle scale fatte col patema, discese con leggerezza dopo aver controllato i tabelloni delle promozioni e bocciature, rimangono nel cuore di molti e sono il simbolo di una scuola esigente, impegnativa ma unica.
A fronte di un generale calo degli iscritti al classico, il Manin tiene, anzi cresce, quanto basta per stampare sul volto della preside Maria Grazia Nolli il sorriso: «Si tratta di un bel segnale che ci fa aprire con fiducia e ottimismo le iniziative del 160° – afferma -. Abbiamo immaginato il fitto cartellone di appuntamenti con una precisa declinazione data dal titolo: Entro nelle antique corti delli antiqui huomini che abbiamo voluto accompagnare col sottotitolo: il cibo della cultura per un nuovo Umanesimo».
L’idea di fondo è quella di un percorso che metta in evidenza i diversi aspetti delle scienze umanistiche, una risorsa unica e formativa che permette di creare senso critico, capacità di leggere la realtà nella sua complessità. Da qui anche l’impronta di un programma che tocca diversi argomenti e diverse discipline».
L’appuntamento è per giovedì 20 alle 10 con l’inaugurazione del 160° che vedrà intervenire la preside Nolli e il provveditore Imerio Chiappa, mentre nel pomeriggio Emilio Giazzi e il presidente della Comunità Ellenica di Cremona e Brescia parleranno dello studio del Greco a Cremona dall’Umanesimo alla contemporaneità.
La formazione umanistica nella Scuola italiana sarà questo il tema dell’incontro di sabato 15 marzo, in cui interverranno Franco Gallo e Paolo Gualandris.
Giovedì 27 marzo Angelo Giuseppe Landi traccerà le vicende storiche e architettoniche dell’ex Collegio dei Gesuiti che da sempre ospita il Manin, mentre il 4 aprile si celebrerà la Notte bianca dei Licei Classici che avrà come tema il Mediterraneo. Il grande affresco del Masarotti in aula magna sarà il pretesto per raccontarne il restauro e le scoperte che ne sono seguite, l’appuntamento è fissato per l’11 aprile con la relazione di Alessandro Serafini.
Nell’anno dell’80° della Liberazione il 28 aprile si terrà l’incontro dal titolo: Una nuova biografia – Il mio comandante Alfredo Di Dio, interverranno Franco Verdi e Giusy Rosato.
Spazio al teatro musicale con Ma misi me per l’alto mare aperto: Ulisse, il viaggio e l’Odissea dell’uomo il 17 maggio. ‘Guarire. Il sottile legame tra amore, dolore e morte’ così s’intitola l’appuntamento inserito nella settimana della legalità il 23 maggio prossimo affidato a Paolo Sossai e all’elaborazione scenica di Giusy Rosato.
Il 6 giugno premiazione del concorso letterario Mario Coppetti e l’ultimo giorno di scuola chiuderà le celebrazioni con il concerto di fine anno affidato alla band del liceo Manin.
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