L'ANALISI
29 Gennaio 2025 - 11:06
CREMONA - «Le zanzare comparvero a Cremona ben prima delle 3T. I primi abitanti si insediarono lungo le rive del Po pensando erroneamente di allevarle come animali da traino. Nel VII secolo subirono l’invasione delle zanzare longobarde. Una variante degli ultimi è la zanzara tigre, immigrata dalle foreste tropicali per fame cronica. Sebbene resistente allo zampirone e al piretro, teme il domatore». Poteva mancare la voce ‘zanzara’ in una guida dedicata a Cremona? Naturalmente no, soprattutto se la guida in questione è targata Tapirulan e dell’associazione guidata da Fabio French Toninelli riflette lo spirito ironico e beffardo.
Riedizione aggiornata e arricchita di nuove voci e tante, tantissime illustrazioni, la nuova Guida è stata presentata nelle settimane scorse e sarà oggetto e soggetto di una mostra che si terrà nella sala Alabardieri del Comune da sabato prossimo (con inaugurazione alle 16, ingresso da SpazioComune, piazza Stradivari) al 9 marzo; orari: dalle 9 alle 18, da lunedì a sabato; ingresso libero. Edita da Tapirulan e stampata da Fantigrafica, la Guida è stata scritta da Roberto Stradiotti e dallo stesso French e illustrata da quaranta artisti.
È una guida seria ma non seriosa, ironica, leggera e intelligente. Vi si parla di persone e monumenti, di chiese e tramezzini, di musei e di violini ma anche di nebbia, pioppi e spiaggioni per un ritratto di Cremona e dei cremonesi a tutto tondo.
Non manca la nutria, per dire: «Roditore simile al castoro, può sembrare anche un grossissimo topo (...) nel cremonese purtroppo scarseggiano i caimani, principali predatori delle nutrie, così esse hanno proliferato indisturbate, causando gravi danni all’ecosistema locale e pesanti crisi psicologiche all’indigeno gatto padano». Ma ricorda anche che «a Cremona fu inaugurato il primo asilo nido italiano nel 1828, realizzato da Ferrante Aporti» e che il salame cremonese «si caratterizza per la presenza di aglio e spezie (con l’evidente controindicazione di essere poco indicato come antipasto nella cena del primo appuntamento».
Insomma, quella di Tapirulan forse non è proprio uno strumento turistico, ma di sicuro può strappare più di un sorriso a chi sulla riva del grande fiume ci è nato o ci vive. «Si parte da zero, da quando Cremona non esisteva nemmeno e al suo posto si estendevano a perdita d’occhio pianure, foreste e acquitrini - spiega Toninelli -. Così inizia il racconto della città del Torrazzo nelle pagine della nuova guida turistica illustrata curata da Tapirulan.
Attraverso i colori dei disegni si scopriranno monumenti, tradizioni e personaggi. Si troveranno situazioni grottesche, eventi improbabili, tuttavia veri, o che la storia ci ha suggerito tali. Alla ribalta dunque corride, triplogiochisti, pionieri della cornamusa, zanzare dalle sette vite, eroi nostrani e mucche sull’orlo di una crisi di nervi, per sorridere fra un palazzo e una chiesa, all’ombra della storia.
Chi vuole le ricette cremonesi, eccole, opportunamente rivisitate. Chi vuole luoghi, completi di botanica e avifauna, non ha che da aguzzare la vista. La mostra, così come la guida, è frutto della collaborazione tra l’Associazione Tapirulan e il Comune di Cremona».
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