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CREMONA. LA CITTÀ DELLA MUSICA

Liuteria e divin Claudio alla conquista di Parigi

Missione cremonese nella sede dell’Unesco nel segno di Stradivari e Monteverdi

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

27 Novembre 2024 - 20:50

Liuteria e divin Claudio alla conquista di Parigi

CREMONA - Il saper fare liutario e il canto lirico italiano, uniti sotto l’egida dell’Unesco, portano in dote a Parigi la musica del divin Claudio. Così, questa sera, presso la sede dell’organizzazione nella capitale francese, la musica di Monteverdi ha risuonato nel segno della promozione internazionale di Cremona. Avant tout, l’opéra!: questo il titolo della serata in cui sono stati protagonisti l’ensemble Cremona Antiqua e la delegazione cremonese in un’iniziativa organizzata dalla Rappresentanza permanente italiana presso l’Unesco, dal Comune e dalla Fondazione Teatro Ponchielli.

«È con grande emozione che vi do il benvenuto all’Unesco per celebrare insieme due eccellenze italiane riconosciute come elementi del patrimonio culturale immateriale: il canto lirico e la tradizione dei liutai cremonesi, un connubio che è parte del nostro immaginario collettivo», ha dichiarato l’ambasciatore Liborio Stellino, rappresentante permanente d’Italia all’Unesco.

«Siamo tornati a Maria Parigi per mantenere viva la relazione esistente fra la nostra città e le prestigiose istituzioni che ci ospitano e che continuano a manifestare interesse per i temi legati all’identità di Cremona: la musica, la liuteria e le straordinarie figure storiche che le hanno accompagnate e la contemporaneità dei progetti che, insieme, stiamo portando avanti — ha dichiarato il sindaco, Andrea Virgilio —. Penso all’evoluzione del Monteverdi Festival, riconosciuto dal Parlamento italiano per l’assoluto prestigio a livello internazionale, alla trasversalità delle azioni di formazione continua rivolte alla comunità dei liutai e portate avanti da ricercatori e musicisti anche attraverso modalità di apprendimento sperimentali. La straordinarietà dell’evento organizzato nella sede Unesco sottolinea ancora una volta il ruolo di Cremona come destinazione unica nel panorama artistico globale e come ambasciatrice della musica».

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Il legame fra Cremona e Parigi nasce e si sviluppa nel segno della liuteria. Lo scorso anno lo Stradivari Il Cremonese 1715 è stato esposto al Musée de la Musique e quest’anno il violino dei virtuosi Sarasate, sempre di Stradivari, dal 6 settembre scorso è esposto al Museo del Violino per celebrare il trecentesimo compleanno dello strumento appartenuto al grande Pablo de Sarasate. Liuteria e musica, nel nome di quel recitarcantando che ha fatto di Monteverdi l’inventore dell’opera lirica.

Ha osservato Andrea Cigni, sovrintendente del Ponchielli: «La collaborazione con il Comitato per la Salvaguardia del Canto Lirico Italiano si inserisce in un percorso che il teatro di Cremona, con il Monteverdi Festival, sta facendo in favore della tutela della prassi esecutiva storicamente informata del repertorio vocale del tardo Cinquecento e Seicento, periodo in cui si afferma l’arte del canto lirico e sulle cui basi si fonda il repertorio dei secoli successivi. Siamo onorati di essere parte di questo progetto e di essere dunque presenti a Parigi in questa occasione unica, per raccontare Cremona quale città capitale ideale della musica, grazie al dialogo con l’altro prezioso elemento immateriale, ‘il saper fare liutario cremonese’, a beneficio della comunità non solo locale, ma nazionale e internazionale».

La cultura e la musica come destinazioni turistiche: questa la chiave di lettura della strategia tratteggiata da Luca Burgazzi, assessore al Turismo: «Negli ultimi anni, il turismo a Cremona ha registrato una significativa crescita, confermando la Francia come uno dei mercati principali – ha dichiarato —. La liuteria, affiancata da iniziative di grande valore culturale come le masterclass, i festival, il Museo del Violino e Casa Stradivari, rappresenta un settore di forte richiamo. Cremona si distingue per il suo stile unico, capace di armonizzare arte, storia e tradizione, attraverso un progetto di valorizzazione territoriale orientato alla cultura e al benessere della comunità».

Poi la parola è passata alla musica del divin Claudio, ambasciatore di Cremona nel mondo.

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