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IL RICORDO DELLA CITTÀ

I libri e la storia, Rita Barbisotti insegna

A tre anni dalla morte, due giornate di studi dedicate alla bibliotecaria e studiosa

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

16 Settembre 2024 - 08:54

I libri e la storia, Rita Barbisotti insegna

CREMONA - Avrebbe compiuto 98 anni proprio ieri, se ne è andata tre anni fa alla vigilia della chiusura del 95esimo anno di vita: Rita Barbisotti è una di quelle personalità che segnano la cultura e le istituzioni culturali di una città per dedizione, per intuizioni intellettuali, per l’infaticabile voglia di conoscere e far conoscere il passato della sua Cremona.

Rita Barbisotti, personalità di spicco della cultura cremonese 

UNA VITA PER I LIBRI

Di tutto questo Barbisotti ha fatto una ragione di vita, prima in veste di direttrice della Biblioteca Statale, poi di presidente della Società Storica Cremonese e artefice della volontà di ridare vita al Bollettino Storico che riprenderà le pubblicazioni a metà degli anni Novanta, dopo che aveva cessato di esistere nel 1978. Negli ultimi anni si occupò della curatela della Strenna dell’A.D.A.F.A. dove ha pubblicato buona parte dei suoi lavori dedicati agli stampatori cremonesi.


Ma Barbisotti è stata in primis anima della Biblioteca statale, maestra di tanti, dal 1972 al 1984 fu direttrice dell’istituzione bibliotecaria, dove era entrata nel 1950, percorrendo tutto il cursus honorum, arrivando a una conoscenza dell’istituto unica e totalizzante. Ricercatrice scrupolosa, ha saputo anticipare i tempi e intese il ruolo di bibliotecario non solo come professionista della conservazione e catalogazione dei volumi, ma anche come una figura dedita allo studio e alla ricerca, oltre che alla valorizzazione dei patrimoni librari nel segno di una divulgazione seria, scientificamente attendibile, capace di aprire le porte della biblioteca alla città e di farne un luogo gravido di futuro.

LE GIORNATE DI STUDIO

Ed è con la consapevolezza di tale militanza culturale e con la riconoscenza che si deve ai maestri che venerdì prossimo alle 16,30 presso la sala conferenze Virginia Carina Dainotti, la Biblioteca Statale, la Società Storica Cremonese, il Soroptimist club Cremona e l’Adafa ne ricorderanno la figura. Nella giornata di venerdì Raffaella Barbierato racconterà la biblioteca di Rita Barbisotti, mentre Francesco Cignoni illustrerà la produzione bibliografica e l’archivio di ricerca della studiosa, due aspetti strettamente intrecciati. Barbisotti aveva in casa l’intero catalogo della biblioteca, ricopiato con cura e conservato con gelosia: un punto di partenza imprescindibile per il lavoro di ricercatrice della signora dei libri.

Raffaella Barbierato, direttrice della biblioteca

Angela Bellardi e Gianluigi Bresciani presenteranno il lavoro fatto e di prossima pubblicazione che popone «Gli indici del Bollettino Storico Cremonese nella nuova serie iniziata nel 1995 ma come primo numero dell’annata 1994 — spiega Bellardi, attuale presidente della Società Storica Cremonese —. Grazie alla presenza di Bruno Loffi, che era stato presidente della Camera di Commercio, l’ente camerale accolse la richiesta di sostegno e decise di inserire il Bollettino nella serie delle sue pubblicazioni periodiche, sempre accogliendo anche in seguito l’Indice degli articoli che veniva proposto. Ciò fino all’anno 2014, quando per cause di forze maggiori il Bollettino tradizionale cessò per ritornare per un solo numero nel 2016 interamente dedicato al castello di Santa Croce. L’impegno della Società Storica è stato quello di comporre gli indici del Bollettino nuova serie per fornire agli studiosi uno strumento bibliografico importante per la storia locale, in sintonia con lo scrupolo divulgativo e di studio che ha sempre animato Barbisotti».

Angela Bellardi, presidente della Società storica

IL BOLLETTINO E LA STRENNA

Marida Brignani invece parlerà degli studi di Barbisotti sulla tradizione tipografica ebraica in Cremona presentando l’incontro promosso dal Soroptimist club Cremona che si terrà il prossimo 5 ottobre dal titolo ‘Libri ebraici a Cremona’ con l’intervento di Saverio Campanini dell’Università di Bologna. Nel pomeriggio di ricordi dell’ex direttrice della Biblioteca statale, Fulvio Stumpo traccerà il rapporto che legò Barbisotti all’A.D.A.F.A. e in particolar modo, negli ultimi anni, alla curatela della Strenna, condotta con la proverbiale precisione e attenzione a ogni minimo dettaglio, oltre che il passaggio al vaglio dei contributi e della loro correttezza. Chiuderà il pomeriggio Fabio Amadini, assessore alla cultura del Comune di Castelverde, che parlerà del lascito librario alla Biblioteca comunale di Castelverde.

E anche in questo aspetto c’è l’indefessa opera dell’ex direttrice di diffondere la cultura del libro, di fare dell’oggetto libro un punto di incontro, uno spazio in cui ricercare, approfondire e vedere, in controluce, la parte migliore della natura umana. Tutto questo coesisteva in una donna dotata di ironia pungente, tanto da portare a segno sintesi lapidarie rispetto ai vezzi di una cultura cremonese spesso un po’ logorroica e autocompiaciuta. Anche in questo Rita Barbisotti era a suo modo unica, spiazzante, acuta, colta senza essere pedante e sempre con lo sguardo avanti anche nell’impegno profuso all’interno del comitato scientifico del premio Enrica Sovena Tansini dedicato alle migliori tesi di argomento cremonese di cui spesso pubblicava un estratto nel Bollettino, sensibile nel valorizzare giovani e promettenti studiosi.

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