L'ANALISI
27 Giugno 2024 - 23:09
CREMONA - L’essenza dell’uomo è l’elemento conduttore del racconto del grande campione, dentro e fuori il campo di gioco, con e senza il pallone. Proprio la straordinarietà del calciatore cremonese emerge dal libro di Luca Dal Monte, tra le righe di Luca Vialli, scritto così, tutto unito, come a volerne sottolineare la forza dell’espressione. Un’energia incredibile che ancora una volta ha saputo rendere speciale un appuntamento dedicato all’attaccante partito da Cremona e divenuto protagonista a livello mondiale. Una potenza unica capace di riempire di significati la stessa presentazione dell’opera che consegna il ritratto di un grande personaggio dello sport a tifosi, appassionati, ma non solo, proprio per quel lato umano di cui è stato esempio nella vita.
Emozioni incredibili si sono accese tra parole, ricordi, video, in una dimensione che si è fatta esclusiva, completata dalla suggestione del palcoscenico del Ponchielli. Dell’appuntamento di presentazione del libro, particolare anche l’atmosfera, con il pubblico che si è seduto sul palco e ha rivolto lo sguardo verso il teatro, che ha fatto da sfondo agli interventi degli ospiti. Presenti i familiari, oltre ad amici, ex compagni di squadra e persone che sono state punti di riferimento nel percorso del campione cremonese.
Subito un momento forte con il ricordo di Nino Vialli, fratello che ha scritto la prefazione del libro: «Non è stato facile, perché le emozioni si sono fatte forti durante la stesura. Nel rileggere questo libro, ho cercato poi di capire tutta la sua storia, di come si è trasformato da ragazzo di cortile, all’uomo riconosciuto da tutti. Luca ha cercato sempre di anteporre sé stesso come uomo al sé stesso come calciatore e lo ha fatto anche nelle esperienze successive, terminata la carriera, cercando di lasciare un messaggio di speranza, di incoraggiamento che lo facesse ricordare come persona».
«Un libro d’amore», così lo ha definito il suo autore, Luca Dal Monte, cremonese, giornalista e scrittore, amico di Vialli, con cui è cresciuto all’oratorio di Cristo Re. I luoghi sono un filo conduttore nella vita del campione cremonese e le varie tappe sono stati momenti di quel dialogo tra Dal Monte e Ludovica Guerra, giornalista Sky, che è divenuto un viaggio esclusivo capace di coinvolgere il numeroso pubblico. Così l’album dei ricordi si è aperto da Cremona, con Fausto Melgari, Fabrizio Canesi e Alessandro Dossena, con i loro aneddoti su un Vialli giovanissimo sui campi di calcio dell’oratorio Cristo Re, e comunque sempre a sottolineare i valori che ne hanno contraddistinto da subito il grande campione.
Un calciatore che poi è stato ricordato nella sua esperienza in grigiorosso con gli interventi del giornalista Giorgio Barbieri, di Clara Mondonico, figlia di Emiliano, di Marco Nicoletti. «Un ambasciatore del modo di essere», così è stato definito ed è l’espressione che ha fatto da filo conduttore. Si sono fatte ancora più cariche di emozioni le parole di Francesca Mantovani, figlia di Paolo Mantovani, presidente della Sampdoria negli anni dei grandi successi. Anche Ciso Pezzotti, vice in quegli anni di Vujadin Boskov ne ha tratteggiato un ricordo speciale, di «un gentleman fuori dal campo e guerriero in campo». Infine, il capitolo internazionale, a cui sono stati dedicati cinque capitoli del libro, con l’intervento di Antonio Cabrini.
Non sono mancati video del campione cremonese, in apertura quello con i suoi gol commentati dal giornalista Mauro Maffezzoni. L’appuntamento si è arricchito delle letture di alcuni estratti dal libro curate da Maurizio Amigoni, e dal regista Jim Graziano Maglia che ha interpretato la poesia Se di Kipling, che «può essere considerata un ritratto di Luca Vialli». Di una persona perbene. Di un campione che rimarrà per sempre un esempio.
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