L'ANALISI
CREMONA
14 Giugno 2024 - 13:08
CREMONA - Fervono i preparativi per il Monteverdi Festival, che partirà questa sera alle 20 con la prima de “L’Orfeo”. Intanto, si è tenuto stamattina, al Ridotto del Teatro Ponchielli, un incontro con il maestro Sir John Eliot Gardiner, geniale interprete del repertorio monteverdiano e barocco, nonché, dall’anno scorso, anche cittadino onorario cremonese. Gardiner ha ricordato la sua ormai trentennale esperienza a Cremona, cominciata nel ‘93 dirigendo il Vespro e L’incoronazione di Poppea e che l’ha visto l’anno scorso eseguire la Selva morale e spirituale in chiusura del Festival.
«Sto scrivendo un libro – racconta – che si intitolerà ‘Monteverdi e la sua costellazione’: un gruppo di sette artisti, scrittori, matematici e astronomi, nati negli anni ‘70 del Cinquecento. Da Galileo a Shakespeare, da Rubens a Bacon. Monteverdi ha condiviso con gli artisti della sua generazione la capacità di rendere attuali le loro opere in relazione al mondo contemporaneo. Nulla si interpone tra loro e noi, tra il nostro tempo e il loro tempo».
Con lui, sono intervenuti il critico Alberto Mattioli, l’interprete Bernardo Ruggiero, e il maestro Antonio Greco, direttore musicale principale del Festival, che per anni ha suonato con Gardiner. «Suonando con Gardiner – spiega Greco – sono riuscito ad arrivare a un punto che non avrei mai immaginato. Gardiner chiedeva tanto e dava però tanta fiducia». Il folto pubblico del Ridotto ha salutato il benemerito concittadino con una standing ovation: una bella partenza per questa 41esima edizione del Festival, che si preannuncia piena di sorprese.
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