L'ANALISI
15 Aprile 2024 - 11:21
L’intervento di Paolo Ascagni
CREMONA - Si è conclusa ieri la seconda edizione di Palcoscenico Cremona, la rassegna organizzata dalla UILT Unione Italiana Libero Teatro - la federazione nazionale di circa 800 compagnie ed oltre 15mila soci - con la collaborazione del Comune a e del Centro Culturale Next, e il coinvolgimento a vario titolo del Museo Archeologico San Lorenzo, di Confcommercio Cultura e del CIFTA, il comitato internazionale di teatro amatoriale di tradizione neolatina.
Dopo due spettacoli, un laboratorio di TeknoTeatro e una tavola rotonda, l’ultimo appuntamento in programma si è svolto nel Centro Culturale Next di via Cadolini, lo spazio teatrale dell’associazione QU.EM. quintelemento. Qui si sono esibiti i corsisti-attori del Gruppo Giovani UILT, per una suggestiva performance costruita, tra venerdì e sabato, in un laboratorio intensivo a cura dello Staff nazionale: il piemontese Gianluca Vitale, il trentino Michele Torresani e il toscano Dean David Rosselli.
«Il Progetto Giovani - spiega il responsabile nazionale Gianluca Vitale - è una delle aree di intervento più importanti della UILT. Ogni anno organizziamo un campus residenziale di quattro-cinque giorni, destinato a gruppi selezionati di giovani provenienti dalle nostre strutture periferiche, presenti in tutte le regioni italiane. A questo campus si affiancano vari altri momenti di partecipazione ad eventi come ‘Palcoscenico Cremona’, utili per cementare il gruppo, per far conoscere ai ragazzi le diverse attività della UILT e per rendere sempre più coeso il legame fra loro e la nostra organizzazione».
Terminata la performance dei giovani, è iniziato il collegamento in videoconferenza con i presidenti di cinque compagnie della UILT, quelle selezionate per il prossimo evento nazionale, Voci dal territorio, che si svolgerà a Roma a fine aprile: un ideale passaggio di testimone fra due delle più importanti rassegne della UILT. E alla fine ha preso la parola il presidente nazionale, il cremonese Paolo Ascagni. Tirando le somme di Palcoscenico Cremona, Ascagni si è detto molto soddisfatto. «Rispetto all’anno scorso, questa seconda edizione ha affinato i propri contenuti e le modalità organizzative. Sono venuti qui a Cremona operatori teatrali, rappresentanti di compagnie e nostri dirigenti di ben dieci regioni, compreso un nutrito gruppo di giovani… e questo è un bel segnale. La nostra città, come al solito, ha incantato tutti, e devo quindi ringraziare di cuore il Comune di Cremona e gli enti e le singole persone che hanno contribuito al buon esito della rassegna».
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