L'ANALISI
ARTE CONTEMPORANEA
14 Gennaio 2024 - 10:17
CREMONA - Più artisti, più luoghi, un maggiore coinvolgimento della città: Cremona e Art Week lo scorso anno si sono incontrate, ‘annusate’ e piaciute. E quindi il prossimo maggio si replica in una prospettiva più internazionale, a conferma che l’arte contemporanea e una città fiera della sua impronta antica possono e devono dialogare. Per allargare gli orizzonti e, nel caso, far discutere. Per stupire chi vive o approda in una città carica di arte e storia e incontra un linguaggio artistico attuale.
Le prime anticipazioni dell’edizione 2024 sono state date ieri, salutando Ego, il coccodrillo tassidermizzato di Maurizio Cattelan appeso sotto l’imponente volta romanica del battistero. Oggi dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 18, Ego potrà essere ammirato per l’ultima volta, mentre domani l’installazione sarà smontata.
«Maurizio (Cattelan) sarebbe stato contento di lasciarlo qui per sempre - spiega Rossella Farinotti, curatrice della rassegna -, ma la Curia ha deciso altrimenti. L’anno scorso, quando abbiamo cominciato a organizzare Art Week, volevamo fare qualcosa che lasciasse il segno. Abbiamo chiesto di poter utilizzare il duomo, è stato il sindaco a suggerire il battistero. È incredibile come questo edificio riesca ad accogliere la luce. Ego ha suscitato anche qualche polemica ed è stato giusto così perché il compito dell’arte contemporanea è di far pensare e discutere. Ci è capitato poi di ascoltare i commenti di molti visitatori. Qualcuno ha visto un alieno nella pancia del coccodrillo, una signora invece si è commossa perché Ego le ha ricordato il piccolo coccodrillo del santuario delle Grazie a Curtatone che andava a visitare insieme alla madre. Quest’opera, rispettosissima del luogo, ha suscitato molte emozioni».
L’Art Week aveva trasformato Cremona in un museo diffuso, toccando luoghi più o meno convenzionali. Tra i protagonisti cremonesi, Ettore Favini e la Galleria Il Triangolo fondata e diretta da Leonardo Caldonazzo Arvedi.
Il primo, artista di fama internazionale e trait d’union tra Cremona e lo staff di Art Week, è l’autore della suggestiva installazione Fragili Rive in galleria 25 Aprile, un invito ai ‘navigatori’ urbani a recuperare il rapporto inscindibile con il fiume.
Al Triangolo è invece aperta fino al 3 febbraio una personale di Francesco De Bernardi. Ispirate al romanzo I baffi di Emmanuel Carrère, le opere di De Bernardi indagano il rapporto di coppia in una malattia ineluttabile, nell’ambito di una domesticità che piano piano viene meno.
Art Week 2024 si terrà presumibilmente a metà maggio, in una data ancora da definire. Più artisti internazionali, progetti site specific pensati e realizzati appositamente per l’occasione saranno la cifra della prossima edizione.
«Possiamo anticipare la presenza di Patrick Tuttofuoco, che proporrà una sua opera in piazza del Comune - spiega Eleonora Santin -. Gli artisti saranno ospitati in luoghi istituzionali come la pinacoteca Ala Ponzone, il Museo Archeologico, il Palazzo comunale e in spazi privati. Torneremo alle Colonie padane, uno spazio che ci è piaciuto tantissimo. Avvertiamo molta voglia di partecipazione, sono in tanti che chiedono di partecipare e di collaborare».
Tra le sorprese di quest’anno, la riapertura di palazzo Stanga Trecco, in via Palestro. Di proprietà dell’Amministrazione provinciale e occupato in parte dall’Istituto Stanga, il palazzo era stato ristrutturato alcuni anni - la riapertura era stata affidata a un progetto artistico curato dallo stesso Favini - ma da allora è di fatto chiuso al pubblico. Art Week sarà l’occasione per (ri)scoprirlo e riappropriarsene grazie al linguaggio universale dell’arte.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris