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CASALMAGGIORE. LA STAGIONE

Al Teatro Comunale classici e novità: la scena è curiosa

Il direttore Romanetti: «Affronteremo temi attuali, ma con leggerezza»

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

18 Settembre 2023 - 14:05

Al Teatro Comunale classici e novità: la scena è curiosa

CASALMAGGIORE - Si parte con Vajont 23, il grande rito collettivo che Marco Paolini con l’apporto corale di Marco Martinelli del Teatro delle Albe propongono in 100 teatri in Europa e in Italia per ricordare il 60esimo della tragedia del Vajont, il 9 ottobre 1963. L’appuntamento è per il 9 ottobre al Comunale per un rito culturale e sociale cui potranno partecipare attori e cittadini del territorio.

Si apre così la stagione 2023/2024, firmata da Giuseppe Romanetti, da trent’anni direttore della sala casalasca. Il cartellone verrà poi presentato il 22 ottobre e in tale occasione andrà in scena l’esito del progetto Cross The Line. Da qui piace partire per raccontare una stagione che porta a Casalmaggiore gruppi ed esperienze italiane dell’ultima generazione come della grande tradizione scenica contemporanea.

romanetti

Giuseppe Romanetti

stagione

LA CURIOSITA' COME STIMOLO


Romanetti, alla vigilia della pensione, con il cartellone 2023/2024 - in tempi non facilissimi - dimostra come ancora i teatri pubblici possano e debbano svolgere un ruolo di proposta culturale e non solo di mero intrattenimento. «Ho cercato di dare corpo a un cartellone che potesse offrire plurimi linguaggi che si intersecano fra loro, lanciare nuove sfide al pubblico e al suo ruolo con Eutopia, - commenta Romanetti -, presentare grandi maestri del teatro italiano insieme ad altri internazionali come l’argentino Luciano Rosso, Cèsar Brie, la compagnia spagnola Aranda, gli svizzeri Trickster-p. I diversi spettacoli affrontano temi attuali e coinvolgenti con una leggerezza intelligente». È un invito – questo cartellone – a non perdere di vista la tradizione che da decenni nel mondo del teatro italiano vede il Comunale come un’isola felice per l’arte della scena e per le nuove creatività emergenti.

FRA CLASSICI E NOVITA'


In cartellone ci sono nomi storici del teatro d’arte, a iniziare da Emma Dante con il nuovissimo, ‘Re Chicchinella’ che dopo il debutto al Piccolo Teatro sarà al Comunale il 6 aprile: «Ho chiamato Emma e le ho chiesto un regalo per la mia fine carriera: una secca del suo ultimo spettacolo. Ne sono felice, Emma ha presentato buona parte dei suoi lavori al Comunale, fin dall’inizio».

Relazioni con gli artisti: di questo si nutre un teatro vivo e così Cèsar Brie sarà a Casalmaggiore con il suo Re Lear a Mosca, il 5 gennaio, anche grazie all’ospitalità che il direttore artistico ha deciso di dare all’attore e alla sua compagnia per la messinscena del lavoro. La curiosità è il motore che deve guidare lo spettatore sempre e comunque, ma in questo caso lo è, a maggior ragione, perché i titoli che propone la stagione sono tutti da scoprire e da mettere alla prova. È il caso di Eutopia di Trickster-p, un lavoro che chiede la disponibilità del pubblico a partecipare e che mette in discussione rimette in discussione vecchi modelli biologici, ecologici e antropologici per trasformare il teatro in un grande tavolo di azione attorno a cui gli spettatori sono invitati a un’esperienza partecipativa. La chiusura del cartellone è affidata a Apocalipsyc di Luciano Rosso, una prova d’attore che ha conquistato il Festival d’Avignone e che usa la comicità come pensiero, sollecitando la partecipazione emotiva dello spettatore.

Non si può rimanere indifferenti, non si può non partecipare realmente o intellettualmente al rito del teatro e così gli spettacoli della stagione casalasca affrontano grandi classici come Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo con un taglio onirico (16 dicembre), oppure l’Otello nella versione di Andrea Baracco con la drammaturgia di Letizia Russo propone la tragedia della gelosia tutta in chiave femminile (1 febbraio).

Le Tre sorelle di Cechov diventano Le non tre sorelle di Enrico Baraldi spettacolo nato nel cuore della campagna antirussa, scaturita con l’inizio della guerra in Ucraina (17 marzo) e nel segno di una tradizione registica autoriale si pone L’amore del cuore di Caryl Churchill per la regia di Lisa Ferlazzo Natoli che lunedì all’Elfo Puccini riceverà il Premio Hystrio (19 gennaio).

UN MIX DI LINGUAGGI


Eco letterarie: dai Miserabili alla Cantatrice calva passando per Amleto promettono di muovere i burattini di Parias di e con Javier Aranda. Danza e figure coesistono nel lavoro di Nicola Galli, Il mondo altrove un rito sciamanico, in scena l’11 febbraio, mentre Odradek della compagnia Menoventi – il 24 febbraio – farà convivere i moniti prometeici di Gunther Anders con i capricci di Franz Kafka, mentre Sid. Fin qui tutto bene con Alberto Boubakar Malanchino, racconto di un adolescente alle prese con i desideri e la realtà (7 marzo).

Il cartellone proposto da Romanetti è un invito a farsi stupire sempre e comunque dal linguaggio del teatro, un invito a ricercare le verità inaudite che solo la finzione dell’arte può fare emergere e mostrare.

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