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CREMONA: IL POTERE DELLE IMMAGINI

Un mondo sostenibile: «Il cambiamento è possibile»

Il fotografo cremonese Stefano Guindani sulle tracce dell’Agenda 2030 per Banca Generali. Docufilm a Venezia

Barbara Caffi

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bcaffi@laprovinciacr.it

02 Settembre 2023 - 11:00

Un mondo sostenibile: «Il cambiamento è possibile»

Il fotografo cremonese Stefano Guindani e uno scatto per il progetto 'Time to Change'

CREMONA - «Resto ottimista, confido nell’intelligenza dell’uomo. Altrimenti saremmo l’unica specie che si estingue. Credo che non succederà, la consapevolezza sta aumentando». Il fotografo cremonese Stefano Guindani per tre anni ha girato il mondo in lungo e in largo sulle tracce dei 17 obiettivi comuni dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile. «È un progetto di Banca Generali - spiega -, ma è quanto di più lontano da uno spot. Di ognuno dei 17 punti ho fotografato sia gli aspetti negativi che quelli positivi, mi piacerebbe che le immagini inducessero a pensare. Con me hanno girato alcuni videomaker e ho avuto il sostegno, l’aiuto e la collaborazione continua dell’antropologo Alberto Salza». Fotografo di moda, con un rapporto speciale con Giorgio Armani, autore di numerosi reportage di viaggio, Guindani ha sempre dimostrato una grande sensibilità nei confronti dell’ambiente e delle persone più fragili, a cominciare dai bambini.

Dal progetto BG4SDGs – Time to Change è nato un libro, che sarà in libreria da ottobre, una mostra fotografica itinerante, e un film con lo stesso titolo. Il documentario, girato da Emanuele Imbucci e narrato da Rocio Muñoz Morales, sarà presentato martedì prossimo in anteprima a Venezia alle Procuratie Vecchie, sede della Fondazione del Gruppo Generali, The Human Safety Net. A questa fondazione, che si occupa in diversi Paesi del mondo di famiglie fragili e dell’inserimento lavorativo dei rifugiati, è destinata la raccolta fondi ricavate dalla vendita del libro e delle cartoline digitali disponibili sul sito dell’agenzia di Guindani https://shop.spgitalia.com/. Nel documentario intervengono anche la sciatrice Federica Brignone, lo chef Davide Oldani, Marco Montemagno, impreditore digitale e youtuber, e Yarden Leal-Yablonka, vice direttrice generale del Peres Center for Peace and Innovation.


Cartoline da un mondo «in cui quest’anno abbiamo toccato con mano gli effetti del cambiamento climatico - sottolinea Guindani - e abbiamo capito i danni immensi che stanno facendo le microplastiche all’ecosistema. Le cause sono riconducibili alle azioni dell’uomo, non si può negare». Immagine simbolo di un pianeta in caduta libera è una volpe artica, fotografata alle Isole Svalbard in Norvegia: il suo manto candido spicca su una parete rocciosa ormai scura perché il ghiaccio non c’è più. Migliaia di anni di evoluzione per potersi mimetizzare nel bianco abbacinante della neve sono vanificati dal riscaldamento globale che fa ritirare i ghiacciai anche nel Mare Glaciale Artico.

La volpe artica fotografata da Stefano Guindani alle Isole Svalbard in Norvegia

Non mancano tuttavia gli esempi virtuosi. Tra Uganda e Virunga, in un’area protetta a tutela di una biodiversità d’eccezione, vive una colonia di gorilla di montagna che presto potrebbe essere dichiarata non più in via di estinzione. Grande bellezza e grande sconforto, la scelta sulla strada da intraprendere è lasciata anche a noi, che guardiamo le fotografie di Guindani o il film che ne è nato. È importante anche un singolo gesto, una singola azione, una singola persona. Ranjitsinh Disale è un maestro indiano di poco più di trent’anni che ne 2020 ha vinto il premio per l’insegnante migliore dell’anno (il Global Teacher Prize). A Paritewadi, un villaggio rurale di meno di duemila abitanti, Disale è riuscito a promuovere l’istruzione di bambini e bambine, vincendo una tradizione ancestrale che imponeva il matrimonio a ragazzine giovanissime. Il cambiamento è a portata d’azione.

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