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Arte e liuteria, Bergonzi: «I violini si meritano una seconda possibilità»

Il maestro: «Gli strumenti irrecuperabili possono diventare trolley, fioriere o porta oggetti»

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

09 Agosto 2023 - 05:15

Arte e liuteria, Bergonzi: «I violini si meritano una seconda possibilità»

CREMONA - Un liutaio tira l’altro, vicini di casa, lontani nel tempo, ma la passione è la medesima, costruita sgrossatura dopo sgrossatura con l’ossessione di far suonare al meglio il proprio violino.

Sono vicini di casa Riccardo Bergonzi e Antonio Stradivari, entrambi in corso Garibaldi, l’uno nella memoria dei più e su quella panchina impegnato a rimirare il proprio violino, l’altro occupato a ridare nuova luce alla sua casa bottega: «Sarà stata l’inaugurazione della Casa di Stradivari, ma era da un po’ che accarezzavo l’idea di utilizzare l’ingresso di casa per farne una sorta di atelier a vista di cosa può diventare o essere un violino», racconta il liutaio con la passione dell’arte e della trasformazione dei materiali.

bergonzi

Riccardo Bergonzi

Così come la Casa nuziale di Stradivari promette da ottobre di dare nuova vita a corso Garibaldi, di divenire un punto di riferimento dell’alta formazione per liutai e per l’arte liutaria in generale, così per Bergonzi i violini e l’arte del trasformare le cose possono essere strettamente connessi. E non è un caso che il progetto che vede il liutaio artista impegnato si intitoli: Second Life, un po’ come il videogioco in cui si innescava la possibilità di vivere una seconda vita, magari costruirla all’insegna dei propri desideri e dello proprie ambizioni.

liutaio

La seconda vita a cui fa riferimento Bergonzi è negli oggetti esposti nella sua casa bottega e nella vetrina a fianco dell’ingresso: violoncelli trasformati in fioriera, un violino che diventa un armadietto per le medicine, o ancora un violoncello che fornito di ruote diventa una sorta di trolley molto fashion.

«Mi sono immaginato che i violini, magari quelli di fabbrica che una volta usati a lungo non vale la pena recuperare potessero diventare altro — afferma il liutaio artista —. Da qui la possibilità di offrire a violini e violoncelli, viole e contrabbassi una nuova possibilità. Mi piace l’idea che dal legno possa nascere lo strumento che dà anima alla musica e poi da quello stesso strumento trovare una nuova vita in sculture lignee o complementi di arredo che danno alle forme sinuose di violini e contrabbassi nuove possibilità di vita».

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