L'ANALISI
DANZA SOTTO I RIFLETTORI
03 Agosto 2023 - 07:00
Il coreografo e ballerino Denny Lodi
CREMA - Denny Lodi si fa in tre, con una stagione autunnale che celebrerà i dieci anni di attività sul territorio con gli allievi, il professionismo e le radici profonde della sua arte, con il Memorial dedicato al compianto maestro Sergio Tolasi, da cui - appunto dieci anni fa – ha ereditato la direzione dell’Accademia di danza, di cui fu fondatore e direttore. Una realtà che, novità di questi giorni, si allargherà oltre i confini cittadini: nasceranno infatti altre due accademie, una ancora sul territorio a Vaiano Cremasco e una fuori provincia, a Salò, in riva al Lago di Garda. Un’offerta che si amplia anche a livello di spettacolo da regalare al pubblico? «Assolutamente sì. A prescindere dal discorso delle tre sedi, un po’ un’evoluzione naturale e un raccogliere i frutti dopo dieci anni di lavoro sul territorio, anche la stagione che andremo a offrire avrà uno sviluppo ulteriore. Come sempre affiancheremo ai saggi della scuola anche spettacoli con professionisti e, al centro del nostro cuore e della nostra proposta, ci sarà ovviamente il Memorial Sergio Tolasi, con la messa in scena di un’altra delle sue opere», spiega il coreografo e ballerino cremasco.
Il Memorial Tolasi cosa riserverà? Come sarà declinato il ricordo di Sergio? «Tra febbraio e marzo saremo sul palco con una serata che vedrà insieme allievi e insegnanti dell’Accademia e ballerini professionisti, per ricordare Sergio. Continuiamo nella memoria della sua figura così importante, dopo l’emozionante serata dello scorso anno, a poca distanza dalla sua scomparsa, con la messa in scena del remake del suo Il Cerchio della Vita. Quest’anno, per quella che può considerarsi la seconda edizione del Memorial, abbiamo pensato di portare al San Domenico il remake di un altro dei tanti spettacoli realizzati e allestiti con lui, ispirato a La Bella e la Bestia».
Uno spettacolo che ha un valore ancor più affettivo per lei, un momento ben preciso che lo lega a Tolasi, vero? «Esatto. Ha segnato il momento di svolta nell’Accademia, il passaggio di sede qui a Crema, col disorientamento anche dei primi momenti in cui si intraprende un’avventura come quella della direzione di una scuola. Sergio è davvero stato uno dei pochi a darmi una mano in questa fase difficoltosa. Quella de La Bella e la Bestia è stata un’esperienza incredibile per me: io nei panni della Bestia, con una collega professionista de La Scala nei panni di Bella e Sergio era Lumière. Proprio per questo il nuovo spettacolo che andremo a proporre nel Memorial prenderà il nome dal noto personaggio, in suo onore. Non un’emozione solo per noi, ma anche per la città di Crema, nella quale negli anni ’80 Tolasi è stato proprio tra i primi a portare artisticamente una bella realtà».
In tutto, per Denny, cinque importanti appuntamenti in programma in città da dicembre a giugno che, altra novità, non saranno inseriti ma scorreranno in parallelo (una sorta di rassegna dell’Accademia) rispetto al cartellone del teatro San Domenico, che pur li ospiterà, essendo la Sala Edallo della Fondazione anche sede della scuola. «Una collaborazione preziosa, quella col San Domenico, che prosegue felicemente», commenta Lodi.
Cosa vedremo sul palco? «Tre appuntamenti legati alle attività dell’Accademia e due spettacoli con danzatori professionisti, visto il grande riscontro di pubblico del trittico coreografico di due anni fa e dell’omaggio a Mina nella scorsa stagione».
Ancora riserbo sui contenuti delle serate coi professionisti, in programma per gennaio e maggio, che sembrano però essere grandi sorprese, capaci di stregare il pubblico. Un momento di passaggio anche nella carriera dello stesso Denny Lodi che, abbandonato il repertorio classico nel senso stretto del termine, si reinventa di continuo nelle vesti di danzatore, insegnante, coreografo e ora anche direttore artistico non solo dell’Accademia, ma di molte iniziative, serate e gala. Spesso con ospiti illustri del mondo della danza. Indimenticabile, nel 2018, la serata con l’étoile italiana per eccellenza Carla Fracci, di cui Crema conserverà sempre un ricordo delicato e particolarissimo.
E Denny continua nel suo percorso, passato per i primi passi a Sergnano, poi per l’Accademia di Tolasi, dalla prestigiosa Accademia del Teatro alla Scala di Milano, dal talent Amici dal quale uscì vincitore, dal ruolo di Paride in Romeo e Giulietta-Ama e cambia il mondo e tante altre esperienze in giro per l’Italia e per il mondo, che gli hanno poi permesso di spiccare il volo e di tornare a operare oggi, di nuovo, come professionista, coreografo e direttore anche nella sua terra d’origine.
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