L'ANALISI
28 Aprile 2023 - 05:20
Alcuni studenti che partecipano all’edizione 2023 del Viaggio della Memoria
STRASBURGO - La XXVI edizione del Viaggio della Memoria è entrata ormai nel vivo. Ieri pomeriggio la visita al KL di Natzweiler-Struthof, il terribile campo nazista sui Vosgi in cui sono stati deportati gli oppositori politici e i partigiani di tutta Europa, ha toccato il cuore di tutti i partecipanti. Le struggenti note dell’Ave Maria di Astor Piazzolla, eseguita dal violino di Luca Borsella, studente del liceo musicale Antonio Stradivari davanti al Monumento voluto da Charles De Gaulle e dedicato a tutti i resistenti europei, sono state il momento culminante della cerimonia che ha reso omaggio a tutti i i giovani deportati che hanno lasciato la loro vita in questo campo.
La musica è stata preceduta dalle letture tratte dall’opera Necropoli dello scrittore triestino Boris Pahor, internato a Natzweiler, effettuata da alcuni studenti del Polo Romani di Casalmaggiore e dell’Iis Torriani di Cremona, mentre alcuni studenti dell’IIS Sraffa di Crema hanno letto un toccante testo composto da loro stessi. La cerimonia è stata inaugurata da Ilde Bottoli, referente del progetto Essere cittadini europei – Percorsi per una memoria europea attiva insieme alla Rete degli istituti scolastici della provincia di Cremona, ed è proseguita con l’intervento di Guillaume D’Andlau, direttore del Memoriale.
Sono poi intervenuti Rosolino Azzali, portavoce del sindaco di Cremona e presidente del Coordinamento degli Enti Locali per la pace, Roberta Mozzi, dirigente del Torriani, scuola capofila della Rete scuole, Tiziano Zanisi, presidente dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui, partner del progetto. Si è conclusa con la deposizione delle corone da parte degli studenti di tutte le scuole (Stanga, Manziana, Romani, Manin, Anguissola, Torriani, Pacioli, Galilei, Racchetti, Vida, Einaudi e Stradivari) che hanno partecipato al Viaggio. E nello stesso luogo domenica si terrà la cerimonia nazionale francese per ricordare i resistenti di tutta Europa.
Il KL di Natzweiler-Struthof fu attivo dall’aprile del 1941 al settembre del 1944. Durante questo periodo si stima che siano morti circa 22 mila detenuti per malattia, stenti, maltrattamenti o esecuzioni da parte delle guardie del campo. Qui sono stati internati il resistente triestino Boris Pahor, scomparso a 108 anni nello scorso maggio, e il musicista francese Arthur Potevin, che ha composto per i compagni di prigionia il canto La voix du rêve per dare loro speranza e aiutarli a resistere alla sofferenza e al dolore per per donare ai loro figli il sogno di una Europa libera. A Natzweiler-Struthof sono stati deportanti anche 86 ebrei d ‘scarnificare’ per la scienza.
Ieri mattina gli undici pullman, partiti da Cremona, Crema e Casalmaggiore con i 550 partecipanti, hanno visitato il Memoriale dell’Alsazia-Mosella situato a Schirmeck (dove c’era un campo di ‘rieducazione’ nazista, di cui restano pochissime tracce) che ricostruisce la storia tormentata di una delle regioni di confine più contese che conobbe per quattro volte il passaggio da Francia a Germania e viceversa. In particolare durante la Seconda Guerra mondiale pagherà un prezzo altissimo di sofferenze sotto l’occupazione nazista. Il Memoriale ricorda anche uno degli episodi più laceranti della seconda guerra mondiale in Francia.
Il terribile eccidio di oltre 600 donne, bambini e uomini, compiuto dalle SS il 10 giugno 1944 ad Oradour sur Glane, nel Limousin, eccidio al quale parteciparono anche SS d’origine alsaziana. Questa dolorosissima pagina della storia francese ha dato luogo a memorie contrapposte e profondamente divise. Il Memoriale, ricordando Oradour, è un luogo simbolo non solo della riconciliazione franco-tedesca, ma anche di quella fra il Limousin e l’Alsazia. La città di Strasburgo, a lungo contesa da Francia e Germania, è stata scelta per diventare il simbolo ideale di una nuova Europa unita, l’Europa della Pace ritrovata. E proprio al Parlamento europeo di Strasburgo oggi si conclude il Viaggio.
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